REDAZIONE MODENA

Il consorzio: "Ora è a rischio la raccolta delle ciliegie"

Sono danni ingenti anche per le ciliegie del comprensorio di Vignola quelli provocati dal ciclone Minerva, che si è abbattuto questa settimana sull’Emilia Romagna. A fare il punto della situazione è Walter Monari, direttore del Consorzio Ciliegia di Vignola Igp, che spiega: "Le piogge degli ultimi giorni hanno creato danni anche all’interno degli impianti coperti, compromettendo la campagna delle varietà precoci. E’ ancora presto per fare un bilancio, ma stimiamo possa essere andato perduto circa il 50% della produzione lorda vendibile. Tuttavia – prosegue il direttore del Consorzio – non tutto è perduto. Per le varietà medio-tardive e tardive, la campagna 2023 può ancora essere remunerativa, considerando anche il fatto che quest’anno manca prodotto. Ovvio che il meteo, da qui in avanti, è fondamentale. La raccolta infatti è partita nel nostro comprensorio da circa una settimana, ma il prodotto appunto è ancora molto scarso in termini quantitativi. Il maltempo ha posticipato le tempistiche e bisognerà aspettare una decina di giorni in più del solito per vedere una buona presenza". Monari ha inoltre annunciato che lo stesso Consorzio della Ciliegia di Vignola Igp farà sentire la sua voce a livello governativo. "E’ nostra intenzione – ha infatti proseguito il direttore – attivarci per interpellare direttamente il Governo e fare presente la situazione che vive il nostro comparto. Auspichiamo di essere finalmente ascoltati, anche perché, se ben ricordo, l’ultima visita di un ministro dell’Agricoltura al comprensorio vignolese delle ciliegie risale ai tempi dell’allora ministro Giovanni Marcora, quindi agli Anni Settanta del secolo scorso. Tra l’altro, sarebbe opportuna una riflessione su modifiche alla legge sulle calamità naturali, che in passato era stata rivista a vantaggio delle assicurazioni private. Oggi, infatti, il premio assicurativo, dopo eventi di questo tipo, cresce in modo molto importante l’anno successivo, per cui un produttore spesso preferisce rischiare, piuttosto che pagare un’enormità".

Marco Pederzoli