
A sinistra: Clara Mangiapia, Forno Verace62. A destra: Marco Amato e Gian Andrea Bergamini
Modena, 18 settembre 2024 – Giovanissimi, senza scrupoli e con una particolare quanto disarmante inclinazione a delinquere. Sono le ‘caratteristiche’ del gruppo di minori o poco più che maggiorenni di origine straniera che da tempo tiene sotto scacco residenti e commercianti del centro storico, in particolare nel perimetro di corso Canalgrande e piazza Roma. "Una situazione fuori controllo" dice Lega Modena. Le indagini della squadra mobile sono in corso per individuare gli autori della rapina ai danni di due commercianti bengalesi avvenuta nei giorni scorsi in via Fonteraso. Intanto, però, quelle che per tutti sono baby gang continuano a seminare il panico nella zona, tanto che chi vive o lavora in particolare in corso Canalgrande e alle spalle del palazzo di giustizia invoca presidi costanti. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, è avvenuto sabato sera quando, in occasione della Festa della Birra organizzata dal Bistrot Santa Margherita, la baby gang è entrata in azione. "Sono arrivati all’improvviso tre ragazzini con l’intento di rubare a mio figlio e a quello di una mia collega (8 e 11 anni) il cellulare – spiega Valentina Mazzacurati (Lega Modena città) –. Noi ce ne siamo accorte subito e abbiamo chiamato i nostri figli ma questi ragazzini, non paghi, sono entrati nel locale, il Bistrot, per posizionarsi vicino alla cassa. Una volta allontanati, hanno rubato il cellulare di un cliente ma sono stati rincorsi dai presenti. Il problema è che da tre, poco dopo sono diventati una ventina. Io ho nel frattempo chiamato la polizia. Tutti i commercianti della zona sono esausti, prepareremo un esposto". A confermare con disappunto l’ennesimo episodio di criminalità ad opera di giovanissimi, i titolari del Bistrot Santa Margherita, Marco Amato e Gian Andrea Bergamini: "Durante la festa sono entrati tre ragazzini nordafricani: uno dei tre era davvero giovanissimo – raccontano –. L’intenzione era chiara: volevano rubare qualcosa. Successivamente uno di questi è salito sul palco, mentre la band suonava e i ragazzi lo hanno fatto scendere. Il più piccolo dei tre, a quel punto – spiega Marco Amato – si è buttato sul tavolo letteralmente, rubando un cellulare e rompendo tutti i bicchieri: assurdo. I tre sono scappati verso San Vincenzo e i miei clienti li hanno seguiti, riuscendo a riprendersi il cellulare. All’angolo, però, li attendevano altri dieci ragazzini e il più piccolo ha minacciato uno dei clienti con una bottiglia di vetro. Ora le indagini sono in corso, uno dei ragazzini è stato portato in questura. Sotto ai portici ci sono le telecamere". "La situazione in corso Canalgrande è complessa – spiega Clara Mangiapia, proprietaria del Forno Verace62 e in passato vittima di tentati furti e rapine –. Abbiamo davanti ai negozi un cantiere in cui si rifugiano ragazzini e senzatetto. Pensavo di aprire il negozio al pomeriggio ma ho cambiato idea: ho paura a restare sola la sera. Nessuno prende seriamente in considerazione il fatto che in corso Canalgrande la situazione criminalità è difficile: a malincuore arriverò a chiudere se non si assumono provvedimenti". Lega Modena, tramite il capogruppo Giovanni Bertoldi, chiede "sorveglianza h24 del centro con pattugliamenti a piedi da parte della polizia locale".