Infermieri e ostetriche. Nuovo corso di laurea: formerà manager esperti in assistenza territoriale

La Magistrale al via in città accoglierà quaranta studenti su oltre 270 domande "Progetto frutto della collaborazione tra Unimore, Ausl e Ordini professionali. Risponde al bisogno di personale specializzato per integrare ospedali e servizi". .

Infermieri e ostetriche. Nuovo corso di laurea: formerà manager esperti in assistenza territoriale

La presentazione del nuovo corso di laurea Magistrale

Modena, 1 ottobre 2024 – Un percorso formativo che guarda alla sanità del futuro, diffusa sul territorio e sempre più vicina ai pazienti: partirà a Modena un nuovo corso di laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche – diverso da quello storicamente attivato nella sede di Reggio Emilia (più orientato alla ricerca) – per il potenziamento dell’assistenza territoriale. E’ il frutto di una collaborazione tra Unimore e Ausl per formare figure altamente specializzate rispondendo così alla cronica carenza di personale e alle sfide sempre più complesse del sistema sanitario. "L’istituzione del nuovo corso per noi è un progetto significativo. La collaborazione tra Università, Ausl e Ordini professionali è stata fondamentale. Siamo certi porterà benefici tangibili sia ai futuri laureati sia alla collettività", ha commentato il rettore di Unimore, prof Carlo Adolfo Porro. Partirà con l’anno accademico 2024/25 e il percorso universitario avrà una durata di due anni; fornirà competenze avanzate nei metodi di valutazione clinica, gestione dei percorsi assistenziali e integrazione socio-sanitaria. Dunque, al termine del ciclo di studi, i professionisti potranno "implementare i modelli organizzativi favorendo l’integrazione tra ospedale, territorio e servizi socio-sanitari riuscendo a gestire situazioni clinico-assistenziali complesse. Saranno manager con ruoli di responsabilità e coordinamento e promuoveranno la salute. Figure di cui c’è un grande bisogno" sottolinea Annalisa Bargellini, presidente del nuovo corso di laurea Magistrale. "Questo corso ci permette di dare risposta alle richieste degli studenti delle professioni sanitarie con un’ulteriore possibilità di carriera", ha dichiarato Anna Maria Petrini, dg dell’Ausl. L’attuale contesto del sistema salute e i cambiamenti sociali ed epidemiologici richiedono operatori in grado di garantire la continuità assistenziale tra ospedale e territorio, la presa in carico della persona, della famiglia e della comunità. "Come amministratori locali abbiamo la necessità di dare risposte adeguate e tempestive ai bisogni dei nostri cittadini. La figura dell’infermiere di comunità è indispensabile, abbiamo avuto modo di sperimentarla direttamente nei territori", ha affermato Fabio Braglia, presidente della Provincia. Il corso di laurea si avvarrà di un corpo docenti non solo accademici ma anche di sanitari dell’Ausl. I posti a disposizione sono 40 anche se la domanda è molto più alta ma, come ha spiegato il rettore, il numero chiuso dipende da molti fattori, tra cui quello di assicurare un’alta qualità formativa. "La Federazione nazionale dell’Ordine degli infermieri sta portando avanti una rivisitazione di quello che è il percorso formativo, cercando sempre di più di fornire loro la possibilità di specializzarsi", ha informato la dottoressa Carmela Giudice, presidente dell’Ordine Professioni infermieristiche. Il corso ha attirato decine di richieste con 277 domande (258 i candidati che hanno fatto il test), di cui 156 con prima scelta Modena rispetto a Reggio.

"La risposta che abbiamo avuto, in termini di domande, ha dimostrato come gli infermieri siano pronti ad intraprendere percorsi di formazione avanzata", ha comunicato la dottoressa Anna Maria Ferraresi, direttrice Assistenziale dell’Ausl.

"I 40 studenti selezionati faranno tirocinio in Case della Comunità, Centrali Operative Territoriali, Ospedali di Comunità e potranno sperimentare il lavoro dei team multiprofessionali", ha concluso la dottoressa Imma Cacciapuoti, direttrice didattica del nuovo corso di laurea.