L’importanza di rimanere attivi anche da anziani

Uno dei segreti per vivere meglio e più a lungo consiste nel mantenersi efficienti con la mente e con il corpo. Indispensabile pertanto organizzarsi adeguatamente impegnando le giornate, soprattutto quando si è in pensione, alternando la pratica della disciplina motoria preferita alle buone letture, alle parole crociate, ai giochi di società e ai momenti di raccoglimento. L’ultimo suggerimento, pur costituendo una importante occasione di arricchimento, non deve comunque sconfinare in una sorta di isolamento sociale, circostanza che spianerebbe la strada a pericolose problematiche non sempre facili da risolvere. Come è noto, nel corso del tempo si determina una diminuzione della forza muscolare associata ad una evidente degenerazione delle funzioni dinamiche a volte molto importanti. Nell’anziano sarà necessario eseguire una iniziale valutazione generale insieme allo studio delle principali capacità basilari. Fondamentale dunque spronare il soggetto a muoversi, nonostante la condizione di salute possa impedire la completa conquista delle mete prefissate. A tal riguardo sono state messe a punto negli anni nei Paesi più industrializzati numerose linee guida curate da medici, insegnanti di educazione fisica e terapisti della riabilitazione. Nello specifico, la prescrizione degli esercizi includerà la definizione degli obiettivi raggiungibili, l’identificazione di eventuali ostacoli con relative strategie per il loro superamento, nonchè speciali raccomandazioni in riferimento al tipo, frequenza ed intensità delle occupazioni scelte. Si rende quindi utile l’attivazione di precisi programmi anche in età avanzata; ciò finirà con l’incrementare il buonumore della persona, unitamente a minori probabilità di farsi travolgere da oscure e intime riflessioni incentrare sulla sofferenza dell’essere o sulla dipartita del non essere.

Alessandro Lazzarini