L’intreccio di lingue e le nostre radici

Il Coro filarmonico Gazzotti proporrà il concerto "Variis linguis" nel cortile del Leccio, celebrando il 150° anniversario del Patronato e il centenario della corale. Diretto da Giulia Manicardi, il coro esplorerà lingue europee attraverso la musica. Prossimo evento: "#Magnificat" nella chiesa di San Pietro.

L’intreccio di lingue  e  le nostre radici

L’intreccio di lingue e le nostre radici

È un intreccio di lingue e di musiche che hanno attraversato le culture europee quello che il Coro filarmonico Gazzotti proporrà oggi alle 17.30 nel cortile del Leccio, al complesso San Paolo di via Selmi (a ingresso libero), con il concerto "Variis linguis", organizzato in occasione del 150° anniversario del Patronato per i figli del popolo e del centenario della corale. Diretta da Giulia Manicardi (nella foto), insieme al violinista Roberto Ilacqua, la storica corale offrirà un excursus dall’italiano al latino, al francese e al tedesco, attraverso russo, ebraico, yiddish e macedone, per raccontare la cultura del nostro continente e i ‘legami’ sotterranei fra i suoi territori e i suoi popoli. Verrà eseguito anche "Loquebantur variis linguis (Enunciavano in diverse lingue)" che il musicista inglese Chris Artley, vincitore del premio Composer in Residence 2022 dell’Aerco (Associazione emiliano romagnola cori), ha scritto per i cento anni dalla Gazzotti.

Lo storico coro modenese, poi, la prossima settimana sarà impegnato in un altro evento, "#Magnificat". Sabato 20 nella chiesa di San Pietro, verrà ripercorsa la storia musicale del Cantico di Maria, fonte di ispirazione per musicisti di ogni epoca. Il concerto verrà presentato domani alle 17 presso la sede della corale in via Marianini 81, a cura del direttore artistico Alberto Castelli.

s. m.