
Un’immagine della lite dell’altra sera in via Matteotti a Castelnuovo
Lite in strada, nella centralissima via Matteotti, martedì verso le 22,30 a Castelnuovo Rangone. A fronteggiarsi due ragazzi, un italiano e uno straniero, sui 25 anni, entrambi non residenti a Castelnuovo Rangone. Durante la scazzottata (un po’ anomala e a tratti scenografica per la verità, perché testimoni oculari hanno parlato di scambi sia di "botte" sia di "abbracci") i due, in evidente stato di alterazione psicofisica, hanno danneggiato anche un defibrillatore installato in zona, a disposizione della comunità. Per sedare gli animi e identificare i responsabili sono intervenuti sia i carabinieri sia una pattuglia della polizia locale.
L’episodio si è poi presto trasferito sul piano politico, con qualche punzecchiatura tra l’opposizione di centrodestra e l’amministrazione. Il consigliere di minoranza Luca Forghieri, infatti, ha rilevato: "A Castelnuovo la situazione sicurezza sta diventando insostenibile. Auspichiamo anche a livello locale provvedimenti più efficaci. Tra l’altro, tutto ciò è accaduto dopo un consiglio comunale in cui avevamo appena votato all’unanimità un nostro ordine del giorno sul sostegno al lavoro delle forze dell’ordine".
Dall’altra parte il sindaco Massimo Paradisi, dopo avere assicurato che il defibrillatore "sarà ripristinato nel più breve tempo possibile", ha replicato: "La destra, che governa a Roma (dove ci sono i ministeri che hanno competenza sulla sicurezza), qui a Castelnuovo utilizza ogni episodio, come quello di martedì sera che ha visto coinvolto due persone in stato di ebbrezza, per invocare il problema "sicurezza e degrado" con l’unico scopo di delegittimare l’Amministrazione. In questi anni, però, da parte loro nessuna proposta concreta in merito. Solo una richiesta di assumere agenti di Polizia Locale, cosa però non possibile con le attuali leggi per le assunzioni di personale. In questi anni, invece, l’Amministrazione ha lavorato, nell’ambito delle proprie competenze, tra le altre cose per rafforzare la sinergia e collaborazione tra forze dell’ordine, nonché per modernizzare e implementare il circuito di videosorveglianza".
Marco Pederzoli