Modena, irregolarità al Mac2. Scatta la chiusura

Stop dopo i controlli, il titolare: "Ho commesso errori, sistemerò tutto"

Carabinieri davanti al locale in occasione del primo blitz dieci giorni fa

Carabinieri davanti al locale in occasione del primo blitz dieci giorni fa

Modena, 14 ottobre 2019 - Si dice che non c’è due senza tre. Ma al Mac2 sono bastati due blitz dei carabinieri per decretarne la chiusura preventiva. Un provvimento temporaneo fino a quando non saranno chiarite quelle che, secondo le forze dell’ordine, sono irregolarità da sanare. Per il secondo week-end consecutivo i carabinieri si sono presentati al locale di Ponte Sant’Ambrogio nell’ora di maggior afflusso ‘rovinando la festa’. Venerdì 4 ottobre il controllo interforze insieme a polizia locale, personale dell’ufficio tecnico del Comune di San Cesario, Ausl e vigili del fuoco. Poi sabato scorso puntali, sempre alle 23 circa, si sono ripresentati all’ingresso i carabinieri per notificare lo stop.

Al momento la situazione è ingarbugliata. Per semplificare, lo storico locale ora guidato da Vincenzo Lenge, ha riaperto i battenti la scorsa estate come circolo mentre per gli inquirenti è un’attività commerciale. Troppe le trecento persone in pista per un locale riservato ai soci. Senza contare presunti abusi edilizi e lavoro nero. «Abbiamo fatto degli errori» non nega Lenge. Certo, a pochi mesi dall’inaugurazione si è abbattuta su di loro la scure dei severi controlli, «avrebbero potuto aspettare, ma non vogliamo dare colpe alle istituzioni, anche noi abbiamo le nostre». La battaglia burocratica è sulla natura del locale e sulla somministrazione di alcolici. I soci per Lenge, sono camerieri, quindi dipendenti per le forze dell’ordine. In attesa di chiarire i dubbi e supplire alle «dimenticanze», il locale è stato chiuso e l’ultima serata interrotta dall’arrivo di una pattuglia. «La musica è finita, andate a casa», poi i carabinieri hanno fatto uscire tutti con calma, in maniera ordinata. Serata finita prima per le circa 280 persone che sono state controllate. Non avevano la tessera soci perché ancora, spiega Lenge, non erano state avviate le iscrizioni. «A novembre arrivano le tessere 2020, siamo quasi a fine anno, non volevo far pagare la tessera 2019 per pochi mesi» si giustifica.

Ma l’irregolarità va sanata al più presto. «Ho già appuntanento domani (oggi, ndr) in Comune per vedere le licenze e mettere in regola il locale. Vogliamo riaprire subito». Anche perché, spiega, l’investimento per restituire ai cittadini la discoteca- simbolo di Modena e provincia, è stato cospicuo. «Faremo altri sacrifici – assicura – ma siamo pronti a regolarizzare tutto e a riaprire il prima possibile». Quando dipenderà dalla velocità della burocrazia.