Medicina, studenti in calo: "Crescono gli abbandoni. E le aggressioni incidono"

Il professor Paolo Ventura: "I ragazzi sono preoccupati per il loro futuro. A soffrire maggiormente è il pronto soccorso: tanti scartano questa scelta".

Medicina, studenti in calo: "Crescono gli abbandoni. E le aggressioni incidono"

Il professor Paolo Ventura: "I ragazzi sono preoccupati per il loro futuro. A soffrire maggiormente è il pronto soccorso: tanti scartano questa scelta".

Come dimostra la recente aggressione ai danni degli infermieri dell’Ospedale di Baggiovara, la piaga della violenza nei confronti del personale medico sanitario continua a dilagare anche in provincia di Modena.

Professor Ventura, avete notato preoccupazione tra gli studenti di Medicina?

"Sì. Purtroppo quella che si è verificata a Baggiovara è l’ennesima di una lunga serie di aggressioni che da tempo preoccupano gli studenti di Medicina di tutta Italia. Anche a Modena, abbiamo notato che tanti ragazzi iniziano a manifestare timori sul loro futuro, in particolare nelle scelte di specializzazione post-laurea. A subire maggiormente questo fenomeno, ovviamente, è Medicina d’Emergenza-Urgenza dove, a livello nazionale, nonostante le ampie disponibilità, solo il 30% dei posti viene coperto. Si tratta di una situazione da affrontare il prima possibile perché il Pronto Soccorso è la porta d’accesso dell’ospedale e, senza specialisti in prima linea, l’intero sistema rischia il collasso".

Come reagisce il sistema di fronte all’aumento delle aggressioni?

"Purtroppo, le aggressioni fisiche ai danni del personale sanitario in Pronto Soccorso sono soltanto la punta dell’iceberg, perché capita molto più spesso che i medici vengano attaccati verbalmente e, addirittura, minacciati. Si tratta di episodi inaccettabili".

Queste problematiche riguardano anche gli infermieri?

"Senza dubbio. Tutto quanto detto vale anche per il personale infermieristico, esposto agli stessi rischi e pressioni dei medici. Le aggressioni, le carenze, il sovraccarico di lavoro sono un peso per tutto il sistema. Anche nei bandi di ammissione di Infermieristica riscontriamo sempre più posti a disposizione rispetto agli iscritti".

Ci sono dati preoccupanti anche sul numero di abbandoni delle specializzazioni?

"Non solo in molte discipline riscontriamo un numero di candidati inferiore rispetto ai posti disponibili, ma è in crescita anche il fenomeno degli abbandoni tra i medici già avviati alla formazione. Si tende spesso a puntare il dito contro il numero chiuso, ma il problema è più complesso. Molti medici preferiscono non iscriversi subito alla specializzazione, o disertano la specialità e lavorano effettuando sostituzioni o guardie mediche in attesa di riprovare il concorso per accedere al percorso desiderato".

Anche gli stipendi più bassi della media europea, secondo lei, influiscono su questa crisi?

"Decisamente. Le specializzazioni dove riscontriamo le carenze più significative sono quelle più rischiose e di maggior responsabilità che, allo stesso tempo, sono poco valorizzate dal punto di vista economico".

Jacopo Gozzi