REDAZIONE MODENA

"Ora la nostra sala d’attesa è più artistica"

L’anticamera del reparto di terapia intensiva all’ospedale di Baggiovara è decorata con le fotografie del maestro Franco Fontana

"Ora la nostra sala d’attesa è più artistica"

Probabilmente oggi, con le 14 fotografie di Franco Fontana che ne ornano le pareti, la sala d’attesa della terapia intensiva dell’ospedale di Baggiovara è la più "artistica" d’Italia. Il celebre fotografo modenese del colore - uno dei fotografi più noti del nostro paese, quasi novantenne - ha infatti donato alcuni suoi celebri paesaggi all’ospedale. La Fondazione della famiglia Rangoni Machiavelli - un organismo privato attivo nella beneficenza dal lontano 1837 - si è incaricata dei lavori mentre il muratore Cristian Simonini di Ravarino ha prestato gratuitamente la mano d’opera relativa ai lavori. E in questo modo chi frequenta quella sala d’attesa al terzo piano dell’ospedale ed è in trepida attesa di notizie dei cari ricoverati nella ventina di letti della rianimazione può cercare di distrarsi con queste immagini. Ieri a ricevere ufficialmente il dono fotografico - offerto da Claudio Rangoni Machiavelli, presidente della Fondazione di famiglia e la moglie Tiziana Quartieri con Edvige Rangoni Machiavelli e il marito Guido Pallotta Della Torre Del Parco - sono stati il direttore degli ospedali modenesi Claudio Vagnini, il direttore del reparto Elisabetta Bertellini e la collega Maria Cristina Soccorsi. Spiegano i medici intervenuti: "La nostra riconoscenza è enorme perché questa sala d’attesa dove abbiamo messo le foto di Franco Fontana è un posto impegnativo, l’accesso a un reparto che è un po’ un girone infernale: negli ultimi tre anni è stato infatti ancora di più un luogo di sofferenza e dolore a causa del covid. Il dono di Fontana e Rangoni Machiavelli è perciò impagabile perché le foto migliorano questo spazio dove sostano i parenti dei ricoverati spesso in situazione difficile".

E’ Claudio Rangoni a riassumere a nome della famiglia: "Tutto nasce quando Guido Pallotta è stato ricoverato qui e sua moglie Edvige e noi tutti venivamo ad assistere. Ci siamo allora messi a disposizione di Fontana per aiutarlo in questa donazione attraverso la fondazione che da quasi due secoli ha un patrimonio ancora integro. Visto che qui i parenti sono spesso angosciati cerchiamo di portare un po’ di serenità, tramite l’arte e la bellezza". "Dopo molte ore di lavori, con i visitatori che guardavano stupiti, è davvero una grossa emozione vedere questa esposizione compiuta". Le foto di Fontana sono bellissime, colorate, "pittoriche": presto sarà aggiunto un breve testo utile a quanti non conoscessero l’autore modenese che ha realizzato oltre 400 mostre in tutto il mondo.

Stefano Luppi