Le pensioni sempre più basse, il rischio e la paura di non farcela da soli, la solitudine e l’incertezza hanno causato non pochi risvolti sociali tra le fasce più colpite dal problema. Nonostante non siano ancora disponibili statistiche concrete, è fuori discussione che la situazione abbia provocato un avvicinamento degli over 65 al mondo del gioco d’azzardo e delle scommesse.
Un campanello d’allarme che non va sottovalutato. L’ansia del futuro e la paura di non riuscire ad arrivare a fine mese hanno incrementato l’interesse al gioco come soluzione illusoria per un problema ben più profondo. I pensionati non solo rischiano di non essere più in grado di mantenere se stessi, ma non riescono più ad agevolare ed aiutare il nucleo famigliare.
Questo comporta la comparsa di nuove dipendenze per persone che non erano solite appoggiarsi a determinati metodi e che, per questo, risultano ancora più vulnerabili. Inutile citare le ormai numerose truffe online e telefoniche, che puntano a colpire proprio gli anziani che non sono soliti utilizzare la tecnologia e che, sentendosi spaesati, finiscono per diventare vittime perfette.
I pensionati sempre più si affidano alle false speranze del gioco d’azzardo (a partire dall’abuso di Gratta & Vinci) illudendosi di risolvere i propri problemi economici, entrando "in una spirale di sovraindebitamento, di disperazione e di solitudine". Pensionati, inoltre, che troppo spesso vivono in un mondo digitale da loro lontanissimo, tagliati fuori dai servizi a loro necessari a causa della corsa alla migrazione sul web - "troppo rapida ed esclusiva" - da parte di enti pubblici, aziende sanitarie, banche, poste e multiutilities.
Da qui l’appello di Cgil a votare per "il cambiamento" al referendum dell’8 e 9 giugno prossimi.