Onu: "Prosciutto e Parmigiano dannosi per la salute". I produttori: "Assurdo"

Matteo Panini boccia l’ipotesi allo studio di Onu e Oms

Il Parmigiano rischia un’etichettatura dannosa

Il Parmigiano rischia un’etichettatura dannosa

Modena, 19 luglio 2018 - «Parmigiano e prosciutto possono nuocere gravemente alla salute». In un futuro non troppo lontano potrebbe esistere un’etichetta (e relative immagini) con questa dicitura, un avvertimento ‘nero su bianco’ che andrebbe a colpire alcune delle eccellenze ‘made in Italy’ e, soprattutto, ‘made in Modena.

A pensarci non è qualche folle purista delle diete, ma nientemeno che l’Onu e l’Oms pronti a dare battaglia contro gli alimenti ricchi di grassi saturi, sale, zuccheri al pari di alcool e fumo, al fine di ridurne il consumo e prevenire le malattie non trasmissibili. Ed è ora allo studio dell’Organizzazione delle Nazioni Unite una moratoria che induca i Paesi membri a frenare il consumo, in particolare del sale, anche tramite l’utilizzo di etichette da applicare a questi prodotti (toccherebbe anche a pizza, vino e olio d’oliva).

La discussione è già stata avviata con l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ridurre nella nostra dieta l’apporto di questi alimenti rischia però di danneggiare tante eccellenze nostrane. E, come prevedibile, si alzano già le voci di protesta di alcuni dei produttori più celebri.

Tra loro c’è Matteo Panini, proprietario dell’azienda Hombre che ‘sforna’ da anni (e con grande successo) Parmigiano biologico dop. Una eventuale etichettatura ‘di allerta’, infatti, non danneggerebbe solo la sua attività ma un intero settore, mortificando una tradizione secolare. «Una decisione in questo senso sarebbe assurda – esordisce Panini –. Stiamo parlando in un alimento genuino consigliato addirittura dai pediatri nelle diete dei bambini. Essendo un formaggio a lunga stagionatura l’uso del sale è necessario per avere un prodotto di tale livello. Paradossalmente, un’etichettatura di quel tipo andrebbe ad avvantaggiare imitazioni come il Parmesan che sono di breve stagionatura e nulla hanno a che fare con il vero Parmigiano».

Per Panini non si può «mettere a repentaglio e in discussione un’eccellenza che vanta secoli di tradizione e una preparazione impeccabile. Ricordo che il Parmigiano viene fatto solo con latte, salo e caglio senza ulteriori aggiunte di conservanti. E’ ovvio che sono presenti dei grassi ma parlare di rischi per la salute mi sembra francamente fuori luogo. Che dire poi dei danni che subirebbero i produttori e gli stessi consumatori?».