STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Passioni, in scena l’Oreste di Niccolini. Uno spettacolo fra teatro e fumetto

Dal 18 al 23 marzo il lavoro di ’Graphic Novel Theatre’ con il pluripremiato Claudio Casadio

Dal 18 al 23 marzo il lavoro di ’Graphic Novel Theatre’ con il pluripremiato Claudio Casadio

Dal 18 al 23 marzo il lavoro di ’Graphic Novel Theatre’ con il pluripremiato Claudio Casadio

La vita di Oreste è tutta lì, chiusa in una stanza del manicomio dell’Osservanza di Imola dove è internato da più di trent’anni. Oreste è stato abbandonato quando era bambino e non ha avuto un’esistenza facile: dall’orfanotrofio al riformatorio e poi al manicomio, è stato tutto un attimo.

E nella sua stanza riceve le ‘visite’ dei suoi fantasmi, sogni, incubi, desideri di una vita tutta sbagliata. "L’Oreste. Quando i morti uccidono i vivi" è il monologo teatrale scritto da Francesco Niccolini che Claudio Casadio (che per questa pièce ha ricevuto il premio Enriquez 2023 come migliore attore di prosa classica e contemporanea) porterà in scena da martedì 18 a domenica 23 marzo al teatro delle Passioni.

Lo spettacolo (prodotto da Accademia Perduta e Società per Attori, con la regia di Giuseppe Marini e le musiche originali di Paolo Coletta) è un riuscito lavoro di ‘Graphic novel theatre’, ovvero unisce la recitazione dell’attore ai fumetti e ai disegni dell’illustratore Andrea Bruno, in una continua interazione.

Oreste ha un passato difficile, costellato di avvenimenti terribili come la morte della sorella preferita, la partenza del padre per la guerra, il suo ritorno dalla campagna di Russia, una nuova partenza per la Russia per inseguire la carriera di cosmonauta, la morte violenta della madre... Oreste tuttavia è sempre allegro, disegna, non dorme mai, parla con i medici e gli infermieri, e dialoga soprattutto con un compagno di stanza immaginario, Ermes, convinto di essere un ufficiale straniero prigioniero in Italia.

"Oreste ha le visioni dei mondi disperati che coltiva dentro di sé – spiega l’autore Francesco Niccolini –. E tutti questi sogni e incubi trasformano la scenografia in un caleidoscopio di presenze che solo le tecniche del ‘Graphic novel theatre’ riescono realizzabile: un impossibile viaggio fra Imola e la Luna attraverso la tenerezza disperata di un uomo abbandonato da bambino e che non si è più ritrovato".

Il testo è stato scritto da Niccolini appositamente per Claudio Casadio, attore teatrale e cinematografico ravennate, cofondatore di Accademia Perduta, che ama affrontare ogni spettacolo con un richiamo alla sua terra d’origine: "Mi piace l’idea di un teatro contemporaneo con accenti romagnoli in chiave poetica", sottolinea. "L’Oreste" replicherà tutti le sere con diversi orari: martedì, mercoledì e venerdì alle 21, giovedì e sabato alle 19, domenica alle 18.