Pedofilia, bimbi adescati su internet "Attenti alle piattaforme di gaming"

La polizia postale mette in allerta i genitori: "Minori avvicinati anche nei siti che sembrano più sicuri". L’anno scorso nella nostra provincia quattro arresti e dieci denunce per pedopornografia . .

Si fingono amici e compagni di gioco. Usano la rete per ‘addentrarsi’ nelle loro vite e carpirne la fiducia. Dopo di che li adescano con scopi terribili. Sono in aumento purtroppo anche nel nostro territorio i casi di adulti arrestati per reati di pedopornografia, adescamento online e abuso sessuale di minori. Quattro le persone arrestate lo scorso anno dagli agenti della polizia postale, sezione di Modena e dieci quelle denunciate per reati di pedopornografia. Teniamo presente che a livello nazionale, lo scorso anno il numero dei siti oscurati e resi irraggiungibili è pari a 2.622: i siti contenevano immagini di violenze sui bambini ed erano stati oscurati in quanto consentivano alle immagini di circolare, favorendo la commercializzazione del danno subito dalle piccole vittime e alimentando la richiesta di nuovi abusi sui minori. I dati sono stati diffusi ieri nell’ambito della giornata Nazionale contro la Pedofilia e la Pedopornografia e la polizia postale ha condiviso i numeri più importanti di un impegno quotidiano, per la tutela dei minori da ogni forma di rischio cibernetico. Sempre a livello nazionale sono state denunciate 1.466 persone per aver scaricato, condiviso e scambiato foto e video di abuso sessuale su minori: di queste, appunto, dieci sono state individuate nel nostro territorio. Quattro gli uomini ammanettati nella nostra provincia nel 2022. Si tratta di soggetti ad alto livello di pericolosità poiché colti in flagranza di reato, perché detentori di grandi quantità di materiale pedopornografico o in quanto abusanti di bambini e ragazzi nelle loro disponibilità. "L’identikit del pedofilo della rete – fa sapere la polizia postale – è quello di un uomo sotto i cinquant’anni che in maniera sistematica sfrutta le caratteristiche tecniche dei diversi servizi di rete per assicurarsi il miraggio dell’anonimato e dell’impunità. Secondo le indagini della polizia postale le vittime adescate hanno età sempre più basse e i ‘mostri’ della rete avvicinano i minori nei luoghi della massima sicurezza percepita, come le chat con i compagni di scuola e le piattaforme di gaming. I genitori sono il primo baluardo di sicurezza per bambini e ragazzi ed hanno, nell’ascolto e nel dialogo, gli strumenti più potenti per rendere la tutela dei bambini una realtà e la loro sicurezza un fatto".

Il dossier ’Dentro i numeri: la lotta alla pedofilia online’ contiene non solo numeri in grado di raccontare un rischio attuale ma vuole descrivere un sistema di tutela come quello portato avanti dalla Polizia Postale.

Poco tempo fa, a Modena, era finito in manette ad esempio un disoccupato 59enne trovato con un ingentissimo materiale pedopornografico che divulgava e scambiava on line.

Valentina Reggiani