MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

"Porto la mia canzone davanti a Gabbani"

Il testo di Alessandro Balestri, artista sassolese, in finale al contest promosso da Anas e Radio Italia. L’esibizione domani a Milano

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di Maria Silvia Cabri

Alessandro Balestri, cantante sassolese, 39 anni, è un tecnico di laboratorio in un’azienda di ceramica, e coniuga talento, passione per la musica. E tanto entusiasmo. E’ risultato tra i10 finalisti in tutta Italia, su oltre 300 partecipanti, di ‘Sicurezza stradale in musica’, quarta edizione del contest promosso da Anas con Radio Italia nell’ambito della campagna ‘Guida e Basta’ sulla sicurezza stradale. La proclamazione del vincitore avverrà domani al Reward Music Place di Radio Italia a Cologno Monzese, alla presenza di una giuria di esperti con un artista d’eccezione: Francesco Gabbani.

Alessandro come è nata l’idea di partecipare al contest?

"Mi piace seguire on line le varie iniziative lanciate nel mondo della musica, specie su tematiche particolari. Poco più di un mese fa sono venuto a conoscenza di questo contest che tocca argomenti essenziali specie per la vita dei giovanicosì mi sono iscritto e sono stato selezionato tra i 10 finalisti".

Cosa ha provato quando ha saputo di essere stato selezionato?

"All’inizio neppure riuscivo a crederci, pensavo che la mail fosse uno scherzo! Poi ho realizzato che era tutto vero e sono stato davvero felice".

Con che brano gareggia?

"Si intitola ‘Sulla buona strada’: l’ho composto con il mio grande amico Matteo Frassineti, sempre di Sassuolo. A tempo di record abbiamo scritto, musicato e inciso".

Che caratteristiche ha la canzone?

"Tra le regole del contest ci è stato chiesto che il testo avesse ad oggetto uno o più tra i seguenti temi: la sicurezza stradale, il viaggio, la strada. Secondo quello che è il mio stile, cerco di non essere mai troppo… diretto o sfrontato nell’esprimere un concetto ma lo faccio arrivare attraverso immagini e parole. ‘Non puoi giocare con il domani, con un volante tra le mani’… ‘Fermati: capire è così semplice, è un gesto di prudenza, è un atto di coscienza, di pura appartenenza e fai la differenza’. Ho cercato di mettere a confronto i comportamenti sbagliati con quelli corretti, ma con delicatezza, senza essere troppo cruento. Volevo comunque esprimere energia in un testo serio e impegnato, ‘smussando’ gli spigoli e questo nel rispetto di chi ha, purtroppo, vissuto in prima persona una tale tragedia".

Quanto è importante sensibilizzare i giovani sul tema?

"Essenziale e mi auguro che la musica possa essere un viatico per fare riflettere i giovani anche solo per lo spazio di alcune note".

Secondo lei il suo brano in cosa ha colpito la giuria?

"E’ molto radiofonico con passaggi melodici essenziali dal punto di vista musicale. Il gergo presenta un linguaggio vicino ai giovano e adatto a questo contest, senza ‘spingere’ ma sensibilizzando appunto sul tema".