Alla sinistra manca una identità? Non credo che sia questo il problema della sinistra attorcigliata in questo stucchevole dibattito ormai da decenni. La riduzione delle diseguaglianze sociali ed economiche, la difesa dei diritti fondamentali come quelli della cura, dell’istruzione, del lavoro e della casa, i diritti civili, la salvaguardia dell’ambiente, la lotta all’evasione fiscale….e tanti altri ancora. Non mancano di certo gli argomenti ad una sinistra per proporre ai cittadini una visione diversa di governo e di futuro rispetto a questa destra, che furbescamente ammicca anche agli strati più deboli, ma nei fatti cura soprattutto gli interessi dei ceti più forti ai quali fa riferimento. Allora qual è il problema?
Il problema è la coerenza tra quello che si afferma sul piano ideale e quello che si fa nel concreto per raggiungere quegli obiettivi. Il problema è una classe dirigente della sinistra che non ha coscienza vera delle difficoltà in cui si dibatte oggi la gente normale e non sa dare voce forte a quel disagio. A volte, dove governa, tende addirittura a minimizzarlo. Le classi medie e basse hanno perso in questi anni una buona parte del loro potere di acquisto e non ce la fanno più. I giovani devono fare anni di precariato, sfruttati vergognosamente, prima di trovare un lavoro decente. In qualsiasi altra parte del mondo ( non solo in Francia) ciò avrebbe portato a rivolte popolari violentissime... da noi nulla. Il diritto alla cura non è solo messo pesantemente in discussione , ma è già negato in tante situazioni. Chi ha i soldi e una assicurazione fa la TAC dopo un giorno. Chi non se lo può permettere dopo un anno. E la cosa passa ormai come una normalità. E la sinistra non invita la gente a rivoltarsi, ma le chiede pazienza.( sic) Facciamo lotte sacrosante per l’ambiente e lanciamo proclami arditissimi: consumo zero di suolo e 100% di raccolta differenziata. Però non ci accorgiamo degli effetti collaterali e cioè che non sappiamo dare risposta alle nostre classi sociali, facendo case solo per i ricchi, inaccessibili a chi ha redditi normali e di usare i cinghiali come alternativa ecologica ai termovalorizzatori.
Solo chi quelle urgenze non solo non le vive sulla sua pelle ma nemmeno si accorge che per la gente normale sono diventate esplosive può permettersi di dare risposte politiche con proposte( slogan) che non hanno nessuna possibilità di realizzazione nei prossimi 10 anni. Appunto… una classe dirigente che non conosce i problemi veri dei cittadini per i quali dice di battersi, che non sono , appunto, solo quelli della zona ztl. Sveglia!
Daniele Sitta