La Soprintendenza Abap (Archeologia, Belle Arti e paesaggio) verrà divisa in due Istituti differenti: uno a Bologna, per la Città metropolitana e uno a Modena per le province di Modena, Reggio e Ferrara. La decisione porta quindi nel modenese parte di lavoratori e lavoratrici attualmente impiegati a Bologna, che per questo motivo si oppongono insieme al gruppo sindacale a firma FP Cgil, Cisl FP e Uil PA.
"Nella prospettiva dell’applicazione di una riorganizzazione (che necessiterà di anni per andare a regime) aggravare la situazione degli uffici territoriali con irragionevoli scissioni di istituti non rispondenti a reali esigenze amministrative risulterebbe inaffrontabile per i dipendenti che già vivono una situazione di grande affanno a causa di una grave carenza di personale nella pianta organica. Lo spostamento della sede su Modena non risponde affatto all’esigenza di vicinanza al territorio".
Si tratterebbe di un piano che innesca problemi legati all’uso degli archivi, e l’impiego di ulteriori risorse pubbliche per l’allestimento dei locali. A ciò si aggiungerebbero i problemi logistici per il trasferimento.