
Vincenzo Pacillo, uno dei maggiori esperti italiani ed europei di Diritto canonico
Modena, 10 maggio 2025 – Vincenzo Pacillo, uno dei maggiori esperti italiani ed europei di Diritto canonico, oggi professore Ordinario di Diritto e Religione al Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali di Unimore, spiega la rapida conclusione di un Conclave che, sebbene il più affollato (133 cardinali aventi diritto presenti) della storia della Chiesa, è stato sicuramente uno di quelli più brevi.
Professore, era prevedibile un Conclave ’lampo’? "Mi aspettavo un Conclave breve. C’era la voglia di continuità, almeno su alcuni temi chiave come la sinodalità, l’attenzione agli ultimi e la Chiesa ’in uscita’, come diceva Papa Francesco. Poi, è stato raccolto un bisogno forte di stabilità: il mondo è attraversato da guerre, tensioni e disorientamento e anche nella Chiesa c’era il desiderio di una guida ferma, che potesse rassicurare".
Quali esigenze, secondo lei, si è cercato di cogliere con la scelta del cardinale Prevost? "E’ probabile che il profilo del nuovo Papa abbia messo d’accordo sensibilità diverse: una figura che, già prima di entrare in Conclave, parlava a tanti per autorevolezza, equilibrio e forza simbolica. Quando succede questo, il consenso arriva in fretta. Lui, inoltre, era comunque capo del Dicastero per i Vescovi, non era uno sconosciuto".
Come pensa si possa caratterizzare il Pontificato di Leone XIV? "Luì è un missionario. La scelta del nome richiama subito alla mente Leone XIII, il Papa che a fine Ottocento aprì la Chiesa alla questione sociale con la Rerum Novarum. Quindi un segnale forte: tradizione sì, ma anche attenzione ai temi della giustizia, del lavoro, della dignità umana e della pace. Prevost è un uomo di dialogo, un canonista molto legato alla spiritualità agostiniana e scegliere un nome così solido, ’classico’, fa pensare a una Chiesa salda nei principi, ma pronta a parlare al mondo di oggi. Forse vuol dire proprio questo: niente strappi, ma nemmeno passi indietro. Continuità con personalità".
Alberto Greco