JACOPO FRANCESCHINI
Cronaca

Papa Leone XIV, la gioia: "Un dono per tutti noi, porterà pace e unità"

I parroci emozionati dopo la fumata bianca, messa celebrativa a Portile "Scelta del nome simbolica, i predecessori hanno lasciato il segno".

I parroci emozionati dopo la fumata bianca, messa celebrativa a Portile "Scelta del nome simbolica, i predecessori hanno lasciato il segno".

I parroci emozionati dopo la fumata bianca, messa celebrativa a Portile "Scelta del nome simbolica, i predecessori hanno lasciato il segno".

L’onda lunga della gioia per il nuovo Papa Leone XIV ha raggiunto, con lacrime commosse, il mondo diocesano modenese. I sacerdoti della nostra provincia, il giorno dopo questo storico passaggio di consegne, si dicono unanimemente felici dell’elezione dell’americano Robert Francis Prevost come successore di Pietro. Tra i primi raggiunti al telefono, vi è il parroco di Castelfranco Emilia, don Luciano Luppi, doppiamente felice e rinfrancato sapendo che il cardinale Zuppi resterà al suo fianco come arcivescovo di Bologna: "Lo dicevo sempre ai miei parrocchiani, che non auguravo a don Matteo (Zuppi, ndr) di diventare Papa, perché è un peso troppo grande, anche se tutti noi abbiamo una stima di lui enorme. Ci siamo sentiti per messaggio e gli ho scritto ’Dopo lo scampato pericolo di perderti, ti ringrazio per il Papa che ci avete donato’, lui mi ha risposto dopo poco dicendomi ’E’ stata una grande grazia’. Apprezzo molto la scelta del nome Leone: a me piace il collegamento con Frate Leone, francescano a cui san Francesco era affezionatissimo, così come il nuovo Papa si è detto fortemente legato a Papa Francesco. Sono convinto che darà voce al volto mondiale della Chiesa, portando avanti un percorso di unità per tutti, senza fratture". Anche il parroco di Portile, don Simone Bellisi, si dice emozionato dall’elezione di Papa Leone XIV: "Innanzitutto, non mi aspettavo questa elezione. La notizia mi ha lasciato positivamente meravigliato, perché fin dal primo discorso ho respirato le parole di un uomo di Dio, che ama la Chiesa e vuole traghettarla verso l’accoglienza del Vangelo in tempi non facili. Come gli altri Papi di nome Leone, che si sono distinti in tempi difficili e di rinnovamento, anche questo mi è sembrato da subito desideroso di portare la Chiesa alla centralità della relazione con Cristo, in continuità con Papa Francesco. Non mi aspettavo una fumata bianca così presto: ho atteso fino alle 17,30, poi sono dovuto andare in chiesa per il rosario e la messa. Alle 18.15 alcuni ragazzi sono venuti a comunicarmi l’imminente elezione, allora con i parrocchiani abbiamo deciso di attendere insieme l’elezione del nuovo pontefice; ci siamo radunati in 25 persone in canonica e abbiamo guardato con gioia questi momenti assieme, rimandando temporaneamente le celebrazioni. Successivamente abbiamo celebrato la messa per il nuovo Papa, citando per la prima volta il suo nome nella Preghiera Eucaristica". Lieto e gioioso per il successore di Pietro si dice il parroco di Santa Caterina, don Carlo Bertacchini: "Giovedì dopo la messa, abbiamo aspettato di terminare le confessioni dei bambini, ed insieme a loro ci siamo riuniti in canonica per guardare assieme l’elezione del Papa: è stato un momento molto forte ed emozionante, e sono contentissimo che la Chiesa abbia un nuovo traghettatore. Mi è piaciuta la scelta del nome, ricaduta su Leone, anche perché Leone XIII fu il Papa che scrisse una preghiera molto importante, la supplica a San Michele Arcangelo; mi ha fatto molto piacere che l’elezione sia arrivata proprio il giorno della Supplica alla Madonna di Pompei, come ricordato dal Pontefice. L’impressione iniziale è molto positiva, mi dà l’idea di un uomo di grande comunione con la Chiesa, che fin da subito ha messo al centro l’annuncio di Gesù, e la sua pace da annunciare a tutto il mondo". "Mi ha subito colpito questo Papa, semplice e desideroso di costruire ponti, dandomi l’idea di una persona di gran cuore – è il pensiero a caldo del parroco di Albareto don Thomas Binu –, è stata una grande gioia quando ho visto la fumata bianca e sono entusiasta della scelta del nome, perché mi riporta subito alla mente Papa Leone XIII, un pontefice che ha portato grandi cambiamenti alla società ed alla chiesa".