
"Spaccate, controlli intensificati" Avvisi sulle vetrine: ’nulla da rubare’
"Riteniamo si tratti di attività estemporanee condotte da singoli, ladri un po’ improvvisati, alla ricerca più che altro di denaro che non trovano, quindi il danno maggiore è quello che viene causato ai commercianti per la rottura delle vetrate". Il maggiore Stefano Covolo, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Carpi, fa il punto della situazione in relazione ai servizi recentemente svolti dall’Arma di Carpi per la prevenzione e il contrasto dei reati predatori, specie alla luce delle recenti e ripetute spaccate ai danni di oltre una decina di esercizi commerciali. "Il fenomeno delle spaccate che ha ultimamente interessato la città ci tocca da vicino – prosegue il maggiore – per questo l’Arma è impegnata con un incremento notevole dell’attività dei servizi nelle ore ritenute più sensibili. Quindi la sera e anche la notte abbiamo messo in campo parecchie risorse per risolvere questo problema e contiamo di riuscirci nel più breve tempo possibile per rendere comunque di nuovo Carpi sicura e rassicurare anche i commercianti che devono comunque vedere tutelate le loro attività". "A tal proposito abbiamo già iniziato nel recente passato un’attività di monitoraggio delle attività commerciali ritenute più a rischio, ad esempio quelle che hanno solamente una vetrata all’esterno sulla strada o sulla piazza; inoltre abbiamo svolto un’attività di sensibilizzazione nei confronti dei titolari di questi esercizi, invitandoli a cercare di incrementare le difese passive, introducendo sistemi di videosorveglianza e allarmi da collegare anche direttamente al 112. Abbiamo anche suggerito ai commercianti l’opportunità di esporre dei cartelli plurilingue dove indicano che non c’è denaro in cassa al momento della chiusura, ossia che non c’è il fondo cassa che è quello che sostanzialmente viene cercato e informare che l’esercizio è videosorvegliato e anche allarmato. Anche questo può fungere da deterrente". In generale, l’invito è poi quello di denunciare, "chiamare tempestivamente il 112 e chiediamo attenzione anche alle persone che abitano vicino a questi esercizi commerciali ad informarci".
Maria Silvia Cabri