
"Quello che è accaduto venerdì mattina qui davanti alle scuole è un evento molto grave, non si può lasciare cadere nell’indifferenza. Noi carabinieri, come la comunità educante, facciamo parte di una ‘squadra’: vorremmo che ne faceste parte anche voi per evitare che si possano ripetere certe situazioni". Con queste parole il comandante provinciale dei Carabinieri, colonello Antonio Caterino, si è rivolto ieri mattina ad alcune classi dell’istituto Vallauri di Carpi, nell’incontro organizzato dopo la maxi rissa che venerdì mattina, alle 13, ha visto coinvolti un centinaio di ragazzi di tutti gli istituti superiori e anche non appartenenti al mondo della scuola. Una ‘spedizione punitiva’ organizzata mediante il tam tam sui social e chat, contro uno studente del Da Vinci che nella stessa mattinata era intervenuto in difesa della sua fidanzata (del Vallauri) che stava litigando con altre studentesse per un banale pretesto. All’uscita il ragazzo, scortato dai carabinieri (allertati in mattinata dal dirigente del Vallauri, Vincenzo Caldarella) e da alcuni professori, è riuscito a sottrarsi al linciaggio e a raggiungere la macchina della madre: i giovani si sono accaniti contro il mezzo, tra pugni, calci, sputi sul parabrezza. Successivamente sono iniziati insulti, offese e cori da stadio contro i Carabinieri che stavano stanno solo eseguendo il loro lavoro di mantenimento dell’ordine. Durante l’incontro con le classi, il capitano della compagnia di Carpi, Alessandro Iacovelli, si è interfacciato con i ragazzi facendoli ragionare su quanto accaduto. "Mi hanno dato dell’infame perché ho avvertito la presidenza di quanto stava per accadere – racconta una studentessa – ma io so che era giusto così". "La scuola è stata un’efficace antenna del territorio – ha proseguito il capitano Iacovelli – e grazie al suo attivarsi si è potuto evitare il peggio". Da parte sua, il preside Caldarella ha ribadito "la necessità di una maggiore vigilanza visto che su via Peruzzi si affacciamo ben quattro istituti superiori; per questo motivo chiedo la collaborazione delle Forze dell’Ordine che vigilino prima dell’entrata e dell’uscita da scuola". All’uscita da scuola ieri mattina erano presenti numerosi carabinieri e anche agenti della Polizia locale. Grande ancora il fermento tra gli studenti in merito a quanto accaduto. Ieri tutti parlavano del grave episodio, non nascondendo preoccupazione e incredulità.
Maria Silvia Cabri