
Riesplode la polemica per la condizione del reticolo stradale della Località Bosco di Camposanto, una frazione abitata da poco meno di centocinquanta abitanti, nata dal frazionamento dei suoi terreni negli anni ’50 e dal conseguente abbattimento del vecchio bosco della Saliceta. La frazione, che si trova sul confine con San Felice sul Panaro, Medolla, e per un breve tratto con San Prospero, è da tempo al centro di una polemica che oppone i suoi abitanti all’amministrazione per l’incuria e la pericolosità che da anni caratterizza la condizione delle sue strade: via Ponte Picchietti, via Chiaviche e via Madonna, quest’ultima molto importante attraversa la frazione e collega la SP5 (Camposanto-Cavezzo) con la SP468R (San Felice – Medolla). Le rimanenti sono bianche, non asfaltate: via Prato grasso, via Bocchetta e via Bosco, sono strade bianche, che comunque necessitano di necessitano di lavori urgenti.
Ad alzare il velo sulla condizione in cui versano queste strade è oggi il capogruppo Forza Italia in Ucman e consigliere comunale a Camposanto, Mauro Neri. "Dopo anni di scaricabarile – scrive Neri –, grazie ad un prezioso accesso atti della nostra consigliera regionale Valentina Castaldini, siamo riusciti ad avere da un ente terzo la chiarezza sulla proprietà delle strade della frazione, cioè il Comune di Camposanto". "Le strade – riporta la nota della Regione in risposta all’istanza della consigliera Castaldini – sia asfaltate che sistemate ad inerte sciolto, denominate via Madonna, via Ponte Bianco, via Chiaviche, via Ponte Picchietti, sono di proprietà pubblica. Il Comune di Camposanto ne cura la gestione quali strade comunali, di fatto, costituenti la viabilità dell’intera località di collegamento con altre strade comunali e provinciali, nonché di accesso alle abitazioni e ai fondi insediati".
Fino ad ora l’amministrazione si è sempre sollevata dalla responsabilità della loro manutenzione sostenendo di non essere lei competente, ma la cooperativa di costruzioni che svariati decenni fa urbanizzò l’area. Ora è arrivato un chiarimento che in qualche modo attribuisce la competenza di quelle strade al Comune. E per questo Neri ricorda che: "A seguito dell’alluvione di Bomporto la Regione aveva stanziato 1,2 milioni per sistemare la viabilità del Bosco nel 2014. Il Comune – chiude il consigliere azzurro – non può ricordarsi di esserne proprietario di queste strade solo quando ci sono finanziamenti. Da allora non sono stati fatti più interventi".
Alberto Greco