Stupratore fermato durante i controlli stradali

In provincia coinvolta inchiesta sul sequestro e violenza su giovane siriana fuggita dalla guerra. Due arresti, un latitante. Fatti nel 2023.

Coinvolge anche la nostra provincia l’inchiesta sul sequestro di una giovane, stuprata e picchiata fino a romperle le ossa e poi abbandonata in un’area di servizio, dopo che il padre ha pagato il suo riscatto: qui un arresto durante un controllo stradale. È l’inferno vissuto da una 17enne siriana fuggita con la sua famiglia dalla guerra e dal terremoto, poi finita nelle mani senza scrupoli di trafficanti di esseri umani che l’hanno portata fino a un casolare di Guastalla, nel reggiano, per violentarla. La vicenda risale al maggio del 2023 e, nei mesi scorsi, la polizia di Stato ha arrestato un pakistano e un afghano (entrambi senza fissa dimora) accusati di sequestro a scopo di estorsione, violenza sessuale, lesioni e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

La vittima, minorenne di origine siriana, durante la guerra era fuggita con la sua famiglia in Turchia e da lì, dopo il terremoto di febbraio 2023, verso i Paesi dell’Unione europea per raggiungere la Germania.

Grazie alle immagini delle telecamere e al monitoraggio dei social network, la squadra mobile di Lodi, coordinata dalla relativa a procura e dalla Dda di Bologna, ha arrestato i due stranieri, grazie a un mandato di cattura internazionale che era stato diramato subito dopo l’identificazione. Il pakistano viene trovato nella provincia di Modena nel gennaio scorso, durante un banale controllo stradale della polizia.

L’afgano, invece, verrà arrestato a marzo, in Croazia, colto in flagranza durante una tratta, proprio mentre trasportava sette clandestini a bordo di un’autovettura.

Ora si trovano entrambi in carcere in attesa di giudizio.

Ancora ricercata e latitante, invece, una donna albanese, indagata nella stessa inchiesta e irreperibile: anche per lei è stato emesso un mandato di arresto internazionale.