Tamponi covid Modena, boom di richieste dopo le ferie

Il titolare del laboratorio Cam: "Molti sono parenti di persone rientrate dalla Sardegna, ora c'è da attendere circa una settimana". Ieri 13 nuovi positivi

 tamponi

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Modena, 30 agosto 2020 - «Abbiamo parecchie richieste da parte dei cittadini. Diciamo che la tipologia è cambiata: ora, per esempio, sono tanti i parenti dei vacanzieri che, per stare tranquilli dopo averli incontrati, ricorrono al test. Inevitabilmente, però, si sono formate liste d’attesa. Se ad esempio la prenotazione arriva oggi non riusciamo a fare l’analisi nell’immediatezza, occorre attendere una settimana».

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Continua la corsa al tampone da parte di privati cittadini: se negli ultimi tempi si era un po’ attenuata, visto il calo di contagi, con i tanti nuovi positivi spesso legati ai rientri dalle vacanze, la paura si fa nuovamente sentire. A spiegare come tanti modenesi si rivolgano ai medici di fiducia affinchè venga prescritto loro il tampone è Giuseppe Gavioli, titolare del Cam, centro analisi modenese. «Ovviamente per richiedere il tampone a pagamento – spiega Gavioli – è sempre necessario ‘passare’ dal medico di fiducia che deve prescrivere l’analisi. Non è possibile presentarsi negli ambulatori senza richiesta. In questi ultimi tempi è cambiata molto la tipologia dei richiedenti: è un processo in continua evoluzione. Come noto sono aumentati i contagi dopo le vacanze; i parenti di chi è stato via vogliono controllarsi, soprattutto se parliamo di luoghi dove si sono registrati focolai, come la Sardegna. Così come gli stessi vacanzieri una volta in città preferiscono effettuare un controllo prima di recarsi al lavoro e, magari, incontrare amici e parenti. Diciamo che il percorso si è modificato. E’ però un lavoro sempre più rallentato – spiega Gavioli - ci vuole collaborazione da parte dei pazienti che a volte sono costretti ad attese e magari si lamentano. Oggi è necessario attendere almeno una settimana per quanto ci riguarda e questo pur facendo il possibile per andare incontro alle persone ma i tempi sono dilatati. Infatti non dimentichiamo – continua Gavioli – che sia per i sierologici che per i tamponi resta obbligatorio il discorso distanziamento: entra una persona per volta in ambulatorio. Poi c’è tutta la parte burocratica da adempiere ma c’è una buona collaborazione con l’azienda sanitaria». 

Intanto ieri, a livello regionale, su 10.087 tamponi 149 sono risultati positivi. L’età media è 34 anni; nei giorni scorsi era scesa a trenta. Nella nostra provincia il numero di nuovi positivi è in flessione: ieri erano 13 e 7 sono contatti stretti di soggetti positivi. Cinque sono avvenuti durante periodi di vacanza. Una delle persone contagiate è risultata positiva al rientro dalla Turchia; un’altra dalla Sardegna dove i casi, visti i noti focolai, sono in continuo aumento soprattutto tra i giovani. Due, invece, sono emersi dagli screening effettuati in azienda, quindi sul luogo di lavoro mentre altri due sono sporadici. Tante infatti anche le aziende del nostro territorio che si sono rivolte ai laboratori analisi per effettuare gli screening sui dipendenti.

Sette dei nuovi positivi hanno poi presentato sintomi ma solo uno risulta ricoverato. Con i tredici nuovi contagi il numero di contagi sul nostro territorio sale a 4378. Contestualmente si aggiungono 9 nuovi guariti con due tamponi negativi e 5 guariti clinicamente. Alla data di oggi sono 3693 le persone guarite clinicamente, di cui 3631 con anche il doppio tampone negativo. 

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