Teatro, le luci della ribalta sono un salasso "Ma non aumentiamo il prezzo dei biglietti"

Anche la cultura risente del caro bollette, Sisillo: "La spesa è cresciuta del duecento per cento malgrado il contenimento dei consumi"

di Stefano Marchetti

"Non posso nasconderlo. Sono molto preoccupato", ammette il maestro Aldo Sisillo, direttore del teatro Comunale Pavarotti Freni. Mentre vengono annunciati i nuovi cartelloni di concerti, danza d’autunno e musical, con personalità come il leggendario pianista Grigory Sokolov, anche il teatro deve fare i conti con le spese energetiche che stanno lievitando a dismisura. "Questa è la fattura per l’energia elettrica relativa al mese di luglio: quasi 6000 euro, in un mese in cui l’attività in sala è molto ridotta – ci mostra Sisillo –. Lo scorso anno, nello stesso mese e con consumi analoghi, avevamo speso 2500 euro". Ora che si riparte a pieno ritmo, con prove e spettacoli, c’è da aspettarsi bollette ancor più salate: "Gli aumenti sono nell’ordine del 200 per cento", dice ancora il direttore. Per quanto riguarda il gas, il Comunale aveva stipulato un accordo triennale con Hera che ha mantenuto il prezzo bloccato (circa 4600 euro al mese), "ma in dicembre dovremo ricontrattare e ci aspettiamo un notevole rincaro".

Gli aumenti esponenziali della spesa energetica riguardano tutti i settori: "Come Comune, complessivamente stiamo cercando fra gli 8 e i 15 milioni di euro per l’energia dei vari servizi, dall’illuminazione pubblica alle diverse sedi pubbliche", spiega il sindaco Gian Carlo Muzzarelli. I costi per le utenze del Comunale gravano sul bilancio della Fondazione teatrale (che peraltro ha fra i soci principali proprio il Comune e la Fondazione Cassa), e in prospettiva rischiano di avere ricadute su tutta l’attività del teatro. "Non dobbiamo abbatterci: la guerra non può e non deve bloccare il nostro futuro – aggiunge il sindaco –. Semmai, siamo noi a dover bloccare la guerra".

Per la stagione che sta per iniziare, il Comunale ha mantenuto sostanzialmente invariati i prezzi di biglietti e abbonamenti, anche per invogliare il pubblico a tornare a teatro e a nutrirsi di musica e di arte. "Non era certo questo il momento per rincarare", sottolinea il maestro Sisillo. Ovviamente, se i costi energetici continueranno ad aumentare, prima o poi si ripercuoteranno anche sui biglietti. Al Comunale – ricorda il direttore – sono state già adottate diverse misure di contenimento dei consumi. Per esempio già da qualche tempo sono stati sostituiti tutti i punti luce con lampade a led (anche nelle applique dei palchi in sala), e si cerca di limitare al massimo gli sprechi. Con i fondi del Pnrr dovranno essere realizzate anche alcune porte interne a tenuta stagna per evitare la dispersione di calore. E si spera di accedere a finanziamenti per poter rifare gli infissi.