REDAZIONE MODENA

Tiziano Ferro ‘scippato’, l’opposizione: "Modena non attrae più i grandi eventi"

Rossini (FdI): "Dopo il concerto di Vasco Rossi viviamo di ricordi". Silingardi (M5S): "L’amministrazione si dovrebbe scusare"

L’opposizione politica modenese non perdona l’amministrazione di essersi fatta scippare il concerto di Tiziano Ferro: il cantante non si esibirà più il 12 luglio 2023 allo stadio Braglia, ma ma andrà a suonare nel vicino stadio Dall’Ara di Bologna. Per Forza Italia, 5 Stelle e Fratelli d’Italia, è l’ennesima occasione persa.

"Lo spostamento del concerto di Tiziano Ferro da Modena a Bologna – dice la consigliere di Fratelli d’Italia, Elisa Rossini – è l’ennesimo schiaffo alla nostra città che si vede puntualmente scippare, restando inerte, grandi eventi e grandi opere. Da Reggio l’alta velocità, da Ferrara il concerto di Bruce Springsteen, da Bologna quello di Tiziano Ferro. Qui si celebrano solo gli anniversari del Modena park durante i quali il sindaco scrive a Vasco Rossi ricordando i vecchi tempi e promette concerti al Braglia, ma i grandi eventi alla fine vanno altrove – continua Rossini – Modena diventa così la città dei ricordi, delle cittadinanze onorarie. Quella a Vasco Rossi è stata conferita nel 2018 e durante la cerimonia il sindaco affermò che tale conferimento avrebbe contribuito a “raccogliere gli stimoli di una notte magica e della forza della musica per essere sempre più una comunità unita e sfidante”, belle parole e promesse non mantenute".

Sulla stessa linea Giovanni Silingardi, consigliere del Movimento 5 Stelle: "Lo spostamento del concerto di Tiziano Ferro a Bologna è l’ennesima sconfitta culturale per la nostra città e per questa Amministrazione che – anche su questo versante – dimostra di non avere una progettualità all’altezza di ciò che Modena meriterebbe. “Ragioni di opportunità” hanno spinto l’organizzazione a spostare il concerto laddove ne erano già programmati altri; sta di fatto che questa Amministrazione non ha la capacità di attrarre quegli eventi che hanno fatto la storia di Modena. E, in chi appartiene alla mia generazione e ha potuto, negli anni ’80 e ’90, vedere esibirsi nella nostra città tutti i grandi nomi della storia musicale nazionale e internazionale (dai Pink Floyd agli U2, da Prince a Bob Dylan, passando per tutti i big italiani), questa situazione incute tristezza e sconforto. Tra l’altro – aggiunge Silingardi – ci saremmo attesi dall’Amministrazione quantomeno qualche scusa nei riguardi di tutti quei nostri concittadini che avevano acquistato il biglietto e ora, se vogliono assistere ad uno spettacolo che avevano già pagato, devono trasferirsi altrove".

Dure critiche sono arrivate anche da Pier Giulio Giacobazzi di Forza Italia: "Il trasferimento del concerto di Tiziano Ferro da Modena a Bologna non ci stupisce. In questi ultimi dieci anni, nonostante l’eccezione estemporanea del Modena Park, l’Amministrazione Comunale è stata protagonista di un sempre più marcato e costante disimpegno nei confronti della musica e dei grandi eventi, perdendo quel primato che decenni fa in regione le spettava. Il fatto che in questi anni Bologna, ma soprattutto Reggio Emilia, con la RCF Arena collegata alla stazione Mediopadana, abbiano investito anche in infrastrutture capaci di ospitare concerti e grandi eventi – aggiunge Giacobazzi – ha amplificato l’effetto negativo del disimpegno di Modena su questo fronte. Anche in questo campo Modena è sprofondato nelle classifiche nazionale e agli occhi di chi investe sui grandi eventi non è più piazza attrattiva. Al punto non solo di non organizzare nuovi eventi, come purtroppo i calendari dei grandi concerti confermano, ma di annullare e dirottare in altri luoghi".

Roberto Grimaldi