di Valentina Reggiani
Sono soprattutto i minori stranieri a far perdere all’improvviso le proprie tracce, a livello nazionale ma anche nella nostra provincia. I giovanissimi scomparsi nel nulla, nel primo semestre 2023, sia italiani che stranieri sono stati ben 71 ma 47 sono stati ritrovati poco dopo. La nostra città, infatti, è tra le prime in Italia per ritrovamenti.
I dati emergono dal report semestrale pubblicato in questi giorni dall’ufficio del commissario straordinario del Governo per le persone scomparse. In generale tra Modena e provincia, a partire da gennaio dell’anno corrente sono state depositate 111 denunce di scomparsa. Sono 78 le persone ritrovate in vita mentre uno soltanto, dopo giorni di ricerche, è stato rinvenuto cadavere. Parliamo purtroppo del 18enne Yahya Hkimi, scomparso nelle acque del fiume Secchia a Marzaglia a giugno scorso e ritrovato dopo cinque giorni di ricerche.
Per quanto riguarda appunto i minorenni, sono state 71 le denunce di scomparsa presentate, 47 i ritrovamenti. I minori stranieri scomparsi erano 44 e ne sono stati ritrovati 23; quelli italiani 27 e sono stati quasi tutti trovati: 24 sono stati riportati a casa. Il report conferma appunto come sia proprio la fascia dei minorenni quella più interessata, con il 73,9% a livello nazionale, mentre il 22,5% riguarda la fascia di età compresa fra 18 e 65 anni. Meno colpiti sono invece gli over65, che costituiscono il 3,6% dei casi. Il viceprefetto Andrea Cantadori, vicario del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, spiega come i dati attestano che Modena e l’Emilia Romagna in generale sono tra le province e le Regioni con la più alta percentuale di ritrovamenti.
"Questo evidenzia un sistema che funziona – afferma Cantadori –. Nel caso di minori italiani che scompaiono in provincia di Modena, la percentuale dei ritrovamenti è del 90 per cento. Certo, tutti vorremmo fosse del cento per cento ma dobbiamo tenere presente che spesso, chi si allontana da casa, mette in essere una serie di accorgimenti proprio per non essere ritrovato".
"A volte si avvale anche di una rete di amicizie e complicità che rendono più difficile la ricerca – sottolinea il viceprefetto –. I risultati in provincia di Modena comunque ci sono e sono positivi rispetto alla maggioranza delle altre province e Regioni".
Nella nostra provincia, così come a livello nazionale le persone scomparse sono soprattutto uomini: il dato si aggira attorno all’80%. Il sistema delle ricerche vede al centro i prefetti, che possono avvalersi delle forze di polizia, dei vigili del fuoco, del soccorso alpino e speleologico, di psicologi e del mondo del volontariato.