Un Giramondo a caccia di vite da raccontare

È uscito l’ultimo libro del giornalista e scrittore Gianluigi Schiavon: 44 racconti in giro per il mondo, tra ricordi ed emozioni

Gianluigi Schiavon

Gianluigi Schiavon

Modena, 15 giugno 2021 - È vero, non sempre si parte per raggiungere una meta in particolare. O forse sì, ma l’essenza del viaggio è il viaggiare stesso. Lo si capisce bene leggendo "Giramondo", Giraldi Editore, l’ultimo libro di Gianluigi Schiavon, giornalista, vice direttore del Resto del Carlino e scrittore, cacciatore di attimi, sensazioni, emozioni che scaturiscono osservando luoghi, personaggi, situazioni. In fin dei conti capita a tutti: viaggiando siamo bombardati da immagini, volti, parole, emozioni. Ci interessa andare a vedere quel famoso monumento in quella città lontana, ma alla fine ci rimangono in mente le chiacchiere con il tassista, il sorriso di quella ragazza che ci ha detto che strada dovevamo fare, quel piccolo bar dove ci siamo riposati sorseggiando un caffè e osservando i passanti.

E ci piacerebbe scoprire che vita c’è dietro quel sorriso, che passato ha quel tassista, quante cose sono successe in quel bar. Attimi, sensazioni, ricordi. Schiavon ha avuto la capacità di metterli insieme, mescolarli con la fantasia. Ne sono usciti 44 racconti, sparsi per il mondo. Si va dal tassista di Rio a un bacio ad Abbey Road, dal poliziotto tedesco al pirata scozzese. In poche righe sono condensate vite intere, in brevi episodi viene descritta un’esistenza. Ben inteso, non sono viaggi onirici. Con la precisione del cronista, Schiavon descrive con dovizia di particolari i luoghi dove la trama prende piede. Li vedi, come in una fotografia. Senti la sabbia del Brasile sotto i piedi, respiri l’aria gelida della Norvegia, vedi gli scorci di Manhattan, tanto che viene quasi voglia di andarli a vedere quei posti, anche solo per rivivere quell’emozione che volta per volta il personaggio narrato ti trasmette.

E preparatevi, leggerete racconti anche di dieci righe. È la sintesi del giornalista, allenata da anni di lavoro: non era forse Hemingway che nelle prime dieci righe ti spiegava chi era il protagonista del Vecchio e il mare, manco avesse scritto l’attacco di un reportage? Così, ti ritrovi, alla fine dei racconti, con la sensazione di aver vissuto tante vite, visto posti, conosciuto persone. Insomma, tanti viaggi standosene seduti in poltrona. In fin dei conti non è proprio quello che chiediamo a un buon libro?

Per chi fosse interessato, Gianluigi Schiavon sarà a Modena per presentare il suo "Giramondo" al Buk Festival, domenica 20 giugno alle ore 17, presso il Laboratorio Aperto - ex Aem in viale Buon Pastore 43.