Un progetto di impresa per donne maltrattate

Maranello, entro l’estate la conversione della villa confiscata alla mafia. Il sindaco: «Con il lavoro recuperano autonomia e dignità»

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All’interno della villa confiscata alla ’ndrangheta partirà il progetto per le donne in difficoltà. Il primo stralcio della ristrutturazione della casa è attesa per l’estate. L’obiettivo è aiutare persone in situazione di disagio a reinserirsi nella società e nel mercato del lavoro, dando loro una nuova opportunità. Il progetto si chiama ‘I passi delle donne coraggiose’, messo a punto dal Comune e finanziato per gran parte da un contributo della Regione che ha stanziato 26mila euro per l’avvio dell’intervento, cui se ne aggiungono 6.500 del Comune per un totale di 32.500 euro. Il progetto sarà attivato nella villa confiscata alla criminalità organizzata in via Fondo Val Grizzaga, assegnata all’amministrazione comunale dall’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati.

«Si tratta – spiegano dal Comune – di un intervento rivolto alle donne in condizione di difficoltà lavorativa, discriminazione e svantaggio socio-economico e seguite dai servizi sociali: l’obiettivo è di fornire un supporto concreto per l’inserimento delle donne sul mercato del lavoro, attraverso l’attivazione dell’impresa sociale al femminile, con il coinvolgimento delle donne nelle attività formative, la loro assunzione nelle attività del progetto e l’attivazione di interventi specifici di inserimento con i servizi sociali e con le realtà produttive del territorio per accoglienza e ristorazione».

Il progetto, rimarca il sindaco Luigi Zironi (nella foto), «intende rafforzare i percorsi in uscita dalla violenza verso l’indipendenza psicologica ed economica, elementi indispensabili per il benessere della donna e dei suoi figli. Vogliamo offrire alle donne una seconda chance, perché poter lavorare significa offrire dignità alla persona, che può quindi vivere onestamente e recuperare autonomia, senza dipendere da nessuno». L’intervento sarà avviato una volta terminata la ristrutturazione dell’immobile: la conclusione del primo stralcio dei lavori, che costa 275mila euro finanziati per 200mila euro dalla Regione e per la parte restante dal Comune, è attesa entro l’estate. Il progetto, fanno presente dal Comune, «si integra con le azioni avviate nell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico: da alcuni anni è attivo il Centro ascolto donne in difficoltà e dal 2018 è operativo il centro Antiviolenza ’Tina’. Oltre ad offrire servizi di accoglienza, ascolto e sostegno psicologico alle donne in difficoltà, questi servizi monitorano costantemente i dati». Negli ultimi due anni si è registrato un aumento sia dei casi di violenza (17 nel 2017, 23 nel 2018), sia delle donne che hanno fruito dei servizi del centro di ascolto (da 82 nel 2017 a 115 nel 2018).

Gianpaolo Annese