EUGENIO TANGERINI
Cronaca

La sfida di Italia Nostra: "Salvare l’ex caserma e stazione da rifare. I candidati rispondano"

I cahiers de doléances dell’associazione di tutela agli aspiranti sindaco "Stop al centro storico di cartapesta e basta filobus in Canalchiaro". Losavio: "Noi blocca-cantieri? Sul Sant’Agostino ci hanno dato ragione"

La sfida di Italia Nostra: "Salvare l’ex caserma  e stazione da rifare. I candidati rispondano"

La sfida di Italia Nostra: "Salvare l’ex caserma e stazione da rifare. I candidati rispondano"

Modena, 7 maggi 2024 – "Ci dica, per favore, perché sì o perché no a quel che chiediamo". Con questa esplicita richiesta il direttivo di Italia Nostra si rivolge ai candidati sindaci, affrontando otto questioni scottanti per la città. Illustra l’iniziativa Giovanni Losavio, storico presidente dell’associazione che a dispetto dei 91 anni – splendidamente portati – continua a incalzare il governo locale sulle scelte urbanistiche. Ne esce una sorta di breviario vincolante, che non mancherà di creare imbarazzi e polemiche. I temi affrontati, dal centro alle aree pubbliche, dai maxi filobus al verde e alla trasparenza, toccano nervi scoperti: c’è perfino un rilancio sui chioschi nel Parco. Ma ecco come Losavio illustra la posizione degli ambientalisti.

Centro di cartapesta. "Con una variante al Pug – chiede Italia Nostra – va ripristinata la disciplina di tutela del centro storico dettata dal precedente piano regolatore". Per quale motivo? "Il Pug non prevede più il risanamento conservativo, ma la ristrutturazione con mera conservazione delle facciate e demolizioni interne. Il risultato? Una città di cartapesta".

Stazione piccola da rifare. "Per l’onore della comunità modenese va risolta la convenzione Comune-Regione sull’ex scalo ferroviario della stazione piccola". Ecco la spiegazione: "Le residue aree pubbliche inutilizzate devono restare all’amministrazione. Non è andata così per lo scalo delle ex ferrovie provinciali. Un patto scellerato tra Comune e società regionale di scopo ha destinato quasi metà della zona all’edilizia residenziale. Occorre fare marcia indietro".

Ex scalo merci pubblico. "Bisogna vincolare ai servizi generali della città l’intera area tra viale Monte Kosica e viale Montecuccoli". Qui avrà sede l’hub intermodale del trasporto, "ma il consiglio comunale ha previsto di assegnare buona parte dell’area al privato, per sostenere le spese dell’intervento. Una scelta miope".

Boschi spontanei a rischio. "Indispensabile una variante al PUG che riconosca le aree boscate spontanee in territorio urbano e periurbano, una irrinunciabile risorsa di verde e ne preveda la conservazione, contro le incompatibili previsioni di impiego urbanistico-edilizio". Un esempio? La zona di Saliceta San Giuliano a ridosso della casa di lavoro. "Ci sono essenze soggette a tutela paesaggistica. No ai tagli in vista di nuovi cantieri".

Delibere più trasparenti. Il monito è chiaro: "La nuova amministrazione comunale non potrà sottrarsi all’obbligo di ripristinare la pubblicità delle deliberazioni di giunta e consiglio nel sito istituzionale, come prescrive il decreto trasparenza". Dal maggio 2021 queste deliberazioni sono pubblicate solo nell’albo comunale. "Così è inibito il diritto all’informazione".

Salvate l’ex Garibaldi. Italia Nostra pone "l’esigenza di rispettare la disciplina vincolante del restauro scientifico per l’intervento atteso nell’ex Caserma Garibaldi e in ogni altro edificio di interesse storico e artistico". Losavio definisce "un’infamia" la vicenda edilizia dell’ex Caserma Fanti. "La ristrutturazione radicale ha prodotto un condominio di oltre trenta appartamenti. Ora la stessa società che è stata beneficiata ha acquisito l’ex caserma Garibaldi. La nuova giunta non potrà certo ritenersi vincolata da quanto fatto in precedenza".

Via i maxi filobus. "È evidente che Corso Canalchiaro, rinnovata la pavimentazione, non regge il peso e l’ingombro dei filobus. Si riconosca che questi veicoli voluminosi sono incompatibili con la morfologia del centro storico". Una querelle antica, su cui Losavio taglia corto: "Bisogna imitare Reggio Emilia e Parma: vetture leggere a trazione elettrica".

Chioschi nel Parco. Italia Nostra chiede "una decisione che salvi dal cemento l’angolo di verde del Parco tra viale della Rimembranza e via Cavedoni". Spiega Losavio: "La giunta dovrà misurarsi con la questione irrisolta di un nuovo chiosco. Ci sono un cedro del libano e tre cespugli di tasso, dove si vuole calare un bar-ristorante. Se si riuscirà a non abbatterli, verranno comunque distrutte le radici. Ma è vietato dal regolamento comunale".

Fin qui il dirompente breviario. E il giudizio sulla giunta Muzzarelli?

"È implicito nelle richieste ai candidati".

Italia Nostra è la solita blocca-cantieri…

"Ci misero alla gogna quando dicemmo che il polo librario non doveva trasferirsi nell’ex Sant’Agostino e che gli istituti culturali potevano espandersi sul retro di Palazzo dei musei. Ebbene, è andata proprio così". Una vittoria. E la sconfitta più cocente?

"Ciò che è accaduto nell’ex caserma Fanti".