Vaccini a Modena: "Qui le competenze per produrli"

Modena, 8 agosto 2021 - C’è anche Holostem Terapie Avanzate, azienda biotech modenese, nel gruppo di aziende dell’UE, censite dalla Commissione Europea per aumentare la produzione di vaccini e concorrere a supplire eventuali carenze di forniture. Erano risapute le competenze di questo spin-off dell’università di Modena e Reggio Emilia, nato da una collaborazione con Chiesi Farmaceutici e con sede presso il Centro di Medicina Rigenerativa "Stefano Ferrari", deputato alla produzione di prodotti medicinali per terapie avanzate nonché alla implementazione di sperimentazioni cliniche di terapie avanzate con cellule staminali adulte.

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Quella dei vaccini è una filiera articolata: alcune imprese forniscono componenti alle industrie farmaceutiche, altre sono attive nella produzione vera e propria, altre si occupano dell’infialamento dei vaccini e altre ancora lavorano nel packaging, stoccaggio e distribuzione delle dosi. In questo elenco che è stato stilato c’è anche Holostem, ma per non alimentare attese il direttore di produzione Alessio Cardinale si affretta a precisare "Non abbiamo prodotto vaccini e non stiamo producendone". Come è venuto fuori il vostro nome in questa filiera vaccini europea? "Quando si è capito che il vaccino sarebbe stata l’unica via di uscita dal virus, la Commissione Europea il 4 febbraio, coinvolgendo stati e regioni, ha fatto una ricognizione di chi sarebbe stato in grado di concorrere nella loro produzione. La regione Emilia-Romagna ha contattato anche noi, chiedendoci se avessimo competenze, strumentazioni o capacità di vario tipo con cui contribuire alla filiera di produzione dei vaccini. Ecco perché siamo entrati in questo elenco". Quindi all’occorrenza potreste intervenire nel processo di produzione dei vaccini? "Holostem si è messa a disposizione nell’eventualità di contribuire ad aumentare i volumi di produzione. Qualora fosse stato necessario farlo ci saremmo resi disponibili a metterci all’interno di questa filiera, anche se restiamo focalizzati su prodotti di terapia avanzata genica e cellulare basati su cellule staminali. Tuttavia, una azienda come la nostra ha tutto il know-how e la struttura necessari per poter produrre eventualmente dei vaccini, in questo caso anti covid, nelle loro fasi precoci di sviluppo". Cosa intende per fasi precoci? "I vaccini e i medicinali in generale, come si sa hanno bisogno di superare diverse fasi prima di poter essere commercializzati. Nelle prime fasi, quelle definite precoci, una azienda verifica prima di tutto la sicurezza del prodotto e la sua qualità, così come si occupa di identificare la dose ottimale del vaccino". Quindi potreste produrre vaccini? "Attenzione! Quando si parla delle fasi precoci si parla di qualche migliaio di dosi, e non sicuramente di milioni. Per poter contribuire nelle fasi successive, stiamo parlando di produzione su larga scala, ovvero di milioni di dosi, occorre una strumentazione dedicata, come i cosiddetti bioreattori, che noi non abbiamo". Se coinvolti potreste produrre vaccini solo a mRNA o solo a vettore adenovirale? "Noi abbiamo competenze per entrambi, sia per vaccini a mRNA che per vaccini a vettore adenovirale. Sono due tecnologie differenti, ma Holostem ha la base strutturale per produrli entrambi. A prescindere dalla tipologia e dalla scala di produzione del vaccino, prima di arrivare a produrre dosi di vaccino anti-covid, sarebbe comunque necessaria l’esecuzione di una serie di attività di convalida dei processi di produzione e di controllo di qualità, che dovranno successivamente essere vagliate ed approvate delle autorità competenti. Qualora Holostem venisse chiamata per aumentare la produzione di vaccini per la Commissione Europea, noi saremmo a disposizione. Siamo nati come una start up universitaria e saremmo orgogliosi di poter dare il nostro contributo mettendoci al servizio del nostro Paese.