
Il provvedimento prevede uno stop di cinque giorni
Lo scorso luglio una giovane donna incinta aveva denunciato di essere stata stuprata all’interno della struttura ricettiva in cui si era trovata quasi per caso. Ieri mattina i carabinieri di Savignano hanno eseguito un provvedimento di chiusura, della durata di cinque giorni proprio nei confronti dell’Hotel di Savignano dove si consumò la presunta violenza sessuale.
Il provvedimento amministrativo è stato emesso sulla scorta di un dettagliato e motivato rapporto redatto dai militari dell’Arma, che ha ripercorso gli ultimi mesi di attività della struttura ricettiva e che ha delineato concrete situazioni di pericolo per la sicurezza e per l’incolumità pubblica. Tra le vicende di maggiore interesse, inserite nella proposta di chiusura, appunto, l’aggressione e violenza fisica subita da una 27enne di origine russe, che aveva denunciato di essere stata stuprata da uno degli ospiti dell’hotel. Quando i militari entrarono all’interno, quel giorno, colsero l’indagato praticamente in flagranza di reato, scoprendo poi come gli ospiti non fossero stati registrati nella lista degli alloggiati e comunicati alle competenti autorità. In base a quanto emerso dalle indagini la 27enne aveva raggiunto l’indagato, un nigeriano di 52 anni pare per acquistare una dose di sostanza stupefacente. Lui, però – secondo quanto denunciato dalla presunta vittima –, l’aveva convinta a seguirlo nella stanza dell’hotel di Savignano in cui alloggiava per poi buttarla violentemente a terra, immobilizzarla e stuprarla. Erano stati proprio i carabinieri a bloccarlo e ad ammanettarlo con l’accusa di violenza sessuale aggravata dal fatto che il reato era avvenuto nei confronti di persona in stato di gravidanza. Lo straniero aveva negato ogni addebito. L’esecuzione del provvedimento di chiusura rientra nell’ambito dei servizi pianificati, durante tutto il periodo estivo, dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Modena, finalizzati a mirate verifiche e ispezioni nei confronti delle strutture ricettive della provincia, con l’obiettivo di garantire la serena fruibilità degli spazi e la percezione della legalità.
Valentina Reggiani