VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Violenza sessuale a Formigine. Fd’I porta il caso in Regione: "Fare chiarezza sulla comunità"

Pulitanò e Arletti: "Come è stata definita l’effettiva età del soggetto?"

Pulitanò e Arletti: "Come è stata definita l’effettiva età del soggetto?"

Pulitanò e Arletti: "Come è stata definita l’effettiva età del soggetto?"

Dopo l’agghiacciante aggressione a sfondo sessuale avvenuta la mattina dello scorso 15 aprile nelle campagne di Tabina di Magreta ai danni di una donna di 65 anni, ieri sera a partire dalle 21 i cittadini hanno preso parte alla camminata lungo le vie del paese, organizzata dai volontari per la sicurezza insieme alla polizia locale. In carcere con l’accusa di violenza sessuale, tentato omicidio e rapina, reati pluriaggravati è finito grazie alle celerissime indagini dei carabinieri di Sassuolo un minore straniero non accompagnato di origine tunisina, ospite della comunità Orione. A seguito dell’episodio la comunità è stata oggetto di gravi atti vandalici e intimidatori, come il lancio di materiale esplosivo. A confermarlo è lo stesso primo cittadino Elisa Parenti che ha precisato come "la passeggiata di prossimità non è una manifestazione di protesta ma un routinario percorso di controllo del territorio. Il responsabile penale secondo la legge italiana è uno e uno solo, e lui va punito. Tentazioni di giustizia fai da te, contro chi non ha responsabilità, andavano condannate e prevenute, anche perchè nelle ore immediatamente successive abbiamo assistito a gesti di ostilità e aggressione verso la comunità" ha precisato. Per quanto riguarda il percorso di accoglienza che ha seguito il minore oggetto di indagine, Parenti ha fatto presente come siano in corso gli approfondimenti del caso.

A chiedere di far chiarezza proprio sulla gestione del 17enne, presunto autore dello stupro ai danni della 65enne aggredita mentre faceva jogging a pochi passi da casa sono stati attraverso un’interrogazione i consiglieri di FdI Ferdinando Pulitanò (primo firmatario) e Annalisa Arletti. Pulitanò e Arletti, nell’interrogazione, hanno ricordato come "il giovane era stato ospite della comunità ‘Aliante’ gestita dal gruppo Ceis da settembre 2024 a febbraio 2025, per poi essere accolto da un parente. Tuttavia, pare che queste soluzioni non abbiano avuto esito positivo a causa della situazione psicologica del minore e che il giovane sia stato infine affidato alla comunità ‘Orione 80’ di Magreta - sottolineano. Da qui l’atto ispettivo dei consiglieri, al fine di chiedere alla Giunta "per quale ragione l’affidamento al parente sia stato interrotto e se sia accaduto e accada che vengono definiti ‘minori stranieri non accompagnati’, e conseguentemente inseriti nei percorsi a loro dedicati, anche soggetti che hanno genitori e parenti che potrebbero occuparsi di loro’. Gli esponenti di Fratelli d’Italia domandano inoltre "se e con quali modalità sia stata verificata l’effettiva minore età del soggetto.

Valentina Reggiani