Zocca punta sull’istituto agrario Al via l’iter per ampliare l’offerta

L’Amministrazione comunale sta lavorando a un’ipotesi progettuale di ristrutturazione dello storico immobile dell’Istituto San Carlo di Montombraro, che porterebbe all’ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto di istruzione superiore di agraria Lazzaro Spallanzani del luogo. Nel luglio 2021 fu inaugurata la sistemazione del primo piano di questo fabbricato e ora l’intervento riguarderebbe il secondo e tutti gli spazi collaterali e annessi, in stato di abbandono. La Fondazione Bianchi-San Carlo, proprietaria del fabbricato, la Provincia di Modena e lo Spallanzani hanno dato la disponibilità a dialogare per giungere a questo obiettivo. "A seguito di vari incontri – confermano il sindaco Federico Ropa e il suo vice Roberto Giuliani – la dirigenza dello Spallanzani ha avviato un sondaggio con i vari portatori di interesse pubblico per capire quali potrebbero essere gli indirizzi migliori sui quali puntare. Abbiamo trovato una buona disponibilità da parte di tutti – precisano –, e per questo siamo fiduciosi che il lavoro avviato, e che stiamo coordinando, possa portare importanti sviluppi non solo per Montombraro ma per l’intera area appenninica. Quando la Dirigenza scolastica avrà individuato l’ulteriore offerta formativa – precisa Ropa – si potranno studiare i nuovi spazi per realizzarla. Siamo ancora all’inizio del percorso. È importante che la proprietà sia d’accordo di mettere a disposizione gli stabili del San Carlo, come aveva già fatto per i laboratori al piano terra, e che la Provincia di Modena sia favorevole a valutare l’investimento". Anche quest’intervento rientra nelle finalità originarie dell’Istituto San Carlo, istituito nel 1714 dai sacerdoti fratelli don Antonio e don Gian Batista Odorici, che erano di assicurare un’istruzione gratuita, ispirata ai valori cristiani. Dopo vicissitudini e passaggi di gestione, l’istituto, in declino, chiuse negli anni 60 del Novecento.

Walter Bellisi