Carpi in festa per Liliana Cavani, Leone d'Oro alla Carriera a Venezia

La regista e sceneggiatrice premiata alla mostra del cinema: "Forse si sono accorti che esistevo, in certi settori le donne evidentemente è come se non ci fossero. Un segnale di attenzione? Beh, speriamo”

Carpi (Modena), 30 agosto 2023 – “Il Leone? È attenzione alle donne, premio per me è il lavoro. Forse si sono accorti che esistevo, in certi settori le donne evidentemente è come se non ci fossero. Un segnale di attenzione? Beh, speriamo".

Acuta e brillante, da Venezia la regista e sceneggiatrice carpigiana Liliana Cavani, 90 anni, così commenta l’attribuzione del Leone d’Oro alla carriera nell’ambito della 80esima Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica della Biennale di Venezia.

Liliana Cavani riceve il Leone d'Oro alla carriera al Festival del cinema di Venezia (Ansa)
Liliana Cavani riceve il Leone d'Oro alla carriera al Festival del cinema di Venezia (Ansa)

La Cavani è la prima donna regista a ricevere l’ambito riconoscimento. "Il premio è già nel fare questo lavoro, mi piace, da sempre”, prosegue la regista carpigiana che racconta di andare al cinema da quando aveva quattro anni grazie ad una madre appassionata, dei film di Bergman visti a Carpi, di ‘L'oro di Napoli’ di Vittorio De Sica che se mi chiedessero di salvare un solo film io salverei quel capolavoro eterno”.

Un amore che continua a dimostrare ancora portando a Venezia fuori concorso ‘L'ordine del tempo’ (una produzione Indiana, Vision, Gapbuster con Rai Cinema, in sala con Vision Distribution da domani), scritto con Paolo Costella, che rende storia corale un omonimo saggio filosofico del fisico Carlo Rovelli cui è liberamente ispirato, con Claudia Gerini, Alessandro Gassmann, Edoardo Leo, Valentina Cervi, Richard Sammel.

"Un film in cui sono le donne ad emergere rispetto ai personaggi maschili, donne capaci di affrontare, ragionare, trovare soluzioni possibili. L'intelligenza della donna è importantissima nella storia e tuttavia mai abbastanza raccontata”, specifica Cavani.

Carpi, la sua città natale, è da sempre molto fiera della sua illustre cittadina, come dimostrano le parole del sindaco di Carpi Alberto Bellelli: "La nostra città saluta e abbraccia a distanza Liliana Cavani, figlia illustre di questa terra e amica cara dei propri concittadini, ai quali ha donato l’immenso e preziosissimo archivio professionale. Ci uniamo al coro unanime delle congratulazioni e degli apprezzamenti per questo meritatissimo Leone alla carriera, aggiungendo rinnovata gratitudine alla nostra antica stima”.

Carpi, Liliana Cavani e Sindaco Alberto Bellelli
Carpi, Liliana Cavani e Sindaco Alberto Bellelli

"E’ sempre una bella città - dichiara la regista - che merita di essere vista. I carpigiani sono brava gente, dotati di una bella intelligenza. Almeno due o tre volte all’anno torno, ho ancora dei parenti, un cugino e degli amici. Quello che mi manca di più è l’abitudine a vivere nello stesso luogo: è come abitare tutti in una grande casa. Poi, ammetto di essere rimasta piacevolmente colpita, l’ultima volta che sono venuta, da un ristorante a ridosso del centro storico il ‘Carducci’: so che esiste da anni ma era la prima volta che andavo e non vedo l’ora di tornarci. Oltre alla bontà dei piatti, alla precisione e pulizia, mi ha colpita che fosse gestito tutto da donne. Mi ha fatto tornare indietro nel tempo”.