Cucina italiana candidata a patrimonio Unesco, Bottura: “Ha fatto innamorare il mondo”

Il famoso chef stellato Massimo Bottura commenta in un video messaggio l’azione del governo: “Si arriva in Italia con l’impazienza di visitare e sperimentare in prima persona le nostre meraviglie”

Lo chef Massimo Bottura

Lo chef Massimo Bottura

Modena, 23 marzo 2023 – Il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, e il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano hanno lanciato la candidatura Unesco della cucina italiana alla Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità.

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"La cucina italiana non è solo cibo o un semplice ricettario ma un insieme di pratiche sociali, abitudini e gestualità che portano a considerare la preparazione e il consumo del pasto come momento di condivisione e incontro”, si legge nel comunicato diramato.

A promuovere la candidatura "La cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale”, supportata dal Comitato scientifico preseduto dal professor Massimo Montanari e approvata oggi dal Consiglio Direttivo della Commissione Nazionale Italiana Unesco, sono tre comunità: l'Accademia italiana della Cucina, Istituzione culturale della Repubblica, la Fondazione Casa Artusi, è la rivista gastronomica La Cucina Italiana, oltre a varie comunità sostenitrici come Slow Food, ALMA (Scuola Internazionale di Cucina Italiana), ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e UNPL (Unione nazionale Pro Loco d'Italia).

Massimo Bottura: “La cucina è un’ambasciatrice privilegiata”

“Quando la Tradizione è viva, si fa Storia e la Storia è il nostro Patrimonio. La cucina è un’ambasciatrice privilegiata, perché nutre due volte, il corpo e la mente – è il messaggio video del famoso chef stellato Massimo Bottura, dopo l’annuncio da parte del governo della candidatura Unesco della cucina italiana -. Grazie alla qualità del nostro artigianato, della nostra agricoltura, della nostra cucina l’Italia ha raggiunto e fatto innamorare tutto il mondo. Il mondo viene a noi, curioso ed appassionato".

“Si arriva in Italia con l’impazienza di visitare e sperimentare in prima persona le nostre meraviglie. Il lavoro quotidiano dei nostri artigiani, agricoltori, allevatori, tiene vivo il fuoco, alimenta la tradizione italiana diffondendola fuori porta, come facevano le botteghe rinascimentali arrivate idealmente fino a noi. I nostri ristoranti sono come botteghe rinascimentali contemporanee: facciamo cultura, siamo ambasciatori della nostra agricoltura, abbiamo sviluppato un turismo eno-gastronomico straordinario, facciamo formazione e dall’Expo abbiamo sviluppato progetti sociali coinvolgendo il mondo intero, grazie a Food for Soul”.

"Un grande GRAZIE ai Ministri della Cultura Sangiuliano, dell’Agricoltura Ministro Lollobrigida e al sottosegretario del ministero della cultura Gianmarco Mazzi, appassionato e preparato. Grazie alla bravissima Maddalena Fossati e all’amica Silvia Sassone, senza di voi questo non sarebbe accaduto. Tenere accesa la tradizione è come accudire il fuoco, che la fiamma non si spenga!”.