Luciano Pavarotti, i ’friends’ alla casa museo di Modena. "L’anima di Luciano è qui"

Nicoletta Mantovani apre i cancelli della villa che condivise con il tenore. In cinquecento alla jam session, applausi per Arisa e i giovani talenti della lirica

Tra i 'friends' si è esibita anche Arisa

Tra i 'friends' si è esibita anche Arisa

Modena, 7 settembre 2020 - Tredici anni e sembra ieri, quando il 6 settembre 2007 - dieci giorni prima del 50° anniversario della scomparsa di Maria Callas - moriva il più importante tenore italiano del Novecento, Luciano Pavarotti. Una figura sempre viva nell’immaginario dei modenesi e di tutti gli amanti del Bel Canto. Quasi cinquecento persone, tra cui molte autorità, hanno partecipato ieri al ’Pavarotti & Friends – Jam Session 2020’ nel parco della Casa Museo Pavarotti per rendere omaggio alla memoria del Maestro con uno spettacolo-tributo, proprio nel giorno dell’anniversario della scomparsa.

Il concerto, presentato dall’attore Gabriele Rossi ha visto una carrellata di artisti di alto livello: Arisa, una delle voci più belle del panorama musicale italiano e grande conoscitrice del mondo dell’Opera, Giovanni Caccamo, cantautore scoperto da Franco Battiato e Lorenzo Licitra, tenore talentuoso arrivato al successo grazie a X Factor. Ad alternarsi in scena anche le giovani promesse del bel canto che la Fondazione Luciano Pavarotti seleziona e promuove ogni anno, accompagnati dal Direttore Musicale della Fondazione Pavarotti Paolo Andreoli al pianoforte e dal quartetto d’archi ’Gocce d’Opera, con la partecipazione della compagine corale e strumentale Ologramma e di Luna Vincenti.

Tutti gli artisti hanno partecipato gratuitamente a questo evento che, nelle intenzioni della Fondazione, rappresenta una sorta di avvicinamento al 6 settembre 2022, data prevista per la celebrazione del trentennale della prima edizione del Pavarotti&Friends, che si svolse nel 1992 proprio nella tenuta del Maestro. Tanti, poi, i modenesi che, prima del concerto, hanno visitato la ’Casa Rossa’, in Stradello Nava, dove Luciano risiedeva quando si trovava a Modena. "Devo dire che dalla casa-museo esce l’anima di Luciano, è un luogo che attrae ed emoziona tantissimi turisti e amanti di Luciano – ha detto Nicoletta Mantovani , la vedova del Tenorissimo - Luciano, infatti, aveva una voce straordinaria ma era anche grande comunicatore. Lascia la sua eredità artistica ai giovani, continua il suo progetto di lanciare nuove voci nel mondo della lirica, come ha fatto con gli eventi dei Tre Tenori e Pavarotti and Friends". Tra i presenti anche lo storico Roland Rolker: "Sono una persona che ama molto Modena . Ho conosciuto Pavarotti in vita e lo ritengo il cantante più famoso al mondo".