SportDionisi e i suoi talenti: un’estate tormentata

Dionisi e i suoi talenti: un’estate tormentata

Il mister del Sassuolo sui corteggiatissimi Frattesi, Berardi, Scamacca e Traore: "Il mercato aperto crea difficoltà, ma ci tocca conviverci"

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"Di certo il mercato aperto non facilita il lavoro di gruppo. In un mondo ideale non lo vorrei, ma c’è e bisogna conviverci". Ad una settimana dal via – il Sassuolo si raduna il 4 luglio – prendono forma i ‘tormenti’ di Alessio Dionisi, e alzi la mano chi non ha di che capirlo, l’allenatore neroverde che sa bene che le voci di mercato, oltre che tutta la preparazione, condizioneranno anche l’inizio del campionato. Con la prima giornata a Ferragosto, infatti, a mercato aperto si giocano quattro giornate: la circostanza non era sfuggita a Dionisi, che ne aveva già dato conto commentando il calendario, e ieri è tornato sulla cosa affidando le sue perplessità al ‘Corriere dello Sport’. Il mercato aperto, ha ribadito, "non è una bella cosa. Non aiuta a portare equilibrio nella squadra, a concentrarsi durante la settimana perché nel frattempo le chiacchierare prima e dopo le partite vanno avanti a discapito della concentrazione", ha detto, e del resto non si vede come avrebbe potuto dire altro. E’ da settimane, del resto, che i giocatori neroverdi sono al centro, sistematicamente, dei rumors relativi a trattative che ancora devono cominciare. E anche se sono voci, non sono voci da poco, perché hai un bel da chiedere a – per dire – Frattesi, al primo anno di A, nel mirino della Roma che gli proporrebbe di giocare davanti ai 50mila dell’Olimpico e non ai 7mila del Mapei Stadium e di guadagnare milioni anziché qualche centomila euro. O a Scamacca: difficile convincerlo che il suo bene è ‘crescere ancora a Sassuolo’ quando radiomercato lo accredita dell’interesse di Chelsea, Atletico Madrid o PSG. Dura anche ribadire a Berardi la sua centralità nel progetto neroverde mentre sull’attaccante calabrese si informano club che fanno la Champions. Mica facile, soprattutto a campionato in corso, e non è, ovviamente, questione di mettere in discussione la professionalità di nessuno, quanto di fare i conti con le umane ambizioni di giocatori cui parecchie voci – Traore vicino al Milan la più recente – qualche energia, magari mentale, potrebbero toglierle, e visto che le trattative importanti – l’affaire Locatelli insegna – vanno per le lunghe non è escluso che il Sassuolo cominci il campionato con mezza squadra con la valigia in mano. Non solo i profili più importanti, ma anche altri, tipo Ayhan e Muldur: li vuole il Galatasaray, il Sassuolo tratta sulla base di 1015 milioni complessivi ma anche qui, per ‘andare a dama’, serve tempo. E nel frattempo come li alleni, giocatori che cominciano la stagione ma non sanno se la finiranno? E come prepari l’undici, se chi c’è a luglio non sai se ci sarà ad agosto o settembre?

Stefano Fogliani