Effetto Fratellanza

Medaglie d’oro nei 3000 siepi e nei 5000 mila metri. Le firme di Boni e Pasquinucci, che trova anche il bronzo.

Effetto Fratellanza

Effetto Fratellanza

Come spesso è successo anche in passato, è dall’atletica che arrivano i maggiori risultati della comitiva del Cus dell’Università di Modena e Reggio, che come da tradizione ha raccolto il maggior numero di medaglie, e più in generale di risultati di assoluto rilievo nazionale: merito come detto della massiccia presenza di atleti de La Fratellanza, che ha permesso ad UniMoRe di mantenere un ruolo da protagonista, nell’atletica universitaria italiana. Due le medaglie d’oro che impreziosiscono il palmares del Cus Unimore, con Roberto Boni nei 3.000 siepi con il tempo di 9’11"08, e con l’attesissimo Alessandro Pasquinucci (foto), che ha vinto un combattutissimo 5.000 metri con il tempo di 14’23", a cui vanno aggiunte le medaglie d’argento di Riccardo Valentini, che ha chiuso al secondo posto i 100 metri con il tempo di 10"88, dopo che in batteria era stato capace di staccare anche un bel 10"81, ed il bronzo di nuovo di Pasquinucci, che chiude al terzo posto, dopo aver sfiorato il secondo, nei 1.500 metri, con il tempo di 3’49"11, mentre sfiora il podio Erika Bottoni, che nei 5.000 donne chiude quarta con 17’02"06, a pochissimo dalla terza piazza. Se le medaglie rappresentano la punta di diamante della comitiva modenese-reggiana, non sono mancati i risultati positivi appena fuori dal podio, con il quinto posto della staffetta 4x100 composta da Orsatti, Valentini, Magni Baraldi e Messori, o la stesa posizione nei 110 ostacoli ti Matteo Orsatti, bravo a migliorarsi in finale. Il maltempo non ha aiutato alcune prestazioni, come quella di Alex Magni Baraldi nei 400 metri, o il sesto posto di Badiali nei 3.000 siepi donne, o il settimo posto di Davide Marchò nel lancio del disco, con la misura di mt 39,56.

r.c.

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