Modena deve dimenticare Perugia, in arrivo un Verona che va a mille

I gialli non hanno molto tempo per smaltire la batosta umbra: la squadra di Stoytchev tra le più in forma del campinato

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di Alessandro Trebbi

È un altro livello, questo era chiaro già a tutti prima che Sir Safety e Valsa Group scendessere in campo l’una contro l’altra. Nessuno si aspettava che Modena vincesse e Perugia ha mantenuto fede a quanto già dimostrato ampiamente dalla stagione sin qui, solo vittorie e soltanto quelle in Supercoppa ottenute con qualche affanno in più.

C’è il però delle dimensioni della disfatta, della rassegnazione, della discesa in campo senza la convinzione che una partita potesse esistere, che un confronto ci potesse essere, che Leon e compagni qualche dubbio potessero nutrirlo: Bruno e compagni, invece, hanno ripetuto la prestazione del 16 ottobre a Civitanova Marche, altro big match senza nessun favore del pronostico, perso forse ancor prima di scendere in campo, ciò che è trasparito anche dalle parole di Andrea Giani a fine match. Non è una sconfitta grave, quella maturata giovedì, nel senso che nella tabella di marcia gialloblù certamente non erano previsti punti in Umbria. Bisognerà però capire se e come scalfirà il morale della truppa che veniva da cinque vittorie consecutive ottenute con l’atteggiamento opposto, ovvero con la tenacia e la cattiveria che contro la Sir sono mancate.

Se Modena saprà cancellare subito dalla testa la stesa umbra, allora domenica contro Verona assisteremo a un bellissimo spettacolo: la formazione allenata da Radostin Stoytchev è forse la più in forma del campionato ‘delle altre’ (ovvero tutte quelle che non sono Perugia), terza in classifica a 14 punti con un match giocato in più sia rispetto a Modena che rispetto a Cisterna. A spaventare è la fisicità di una squadra che non ha eguali in SuperLega. Basti pensare agli attaccanti di palla alta, con Rok Mozic ormai consacrato ad altissimi livelli e i due acquisti estivi, Keita e Sapozhkov, ben più che azzeccati dal tecnico bulgaro: Mozic è il ‘piccoletto’ del gruppo, appena 2.00 di altezza, poi c’è Keita (2.06), infine il colosso russo che gioca come opposto, alto ben 2.20. Stanti le note difficoltà dei giocatori in casacca gialloblù, Ngapeth e Rinaldi su tutti, nell’affrontare muri molto alti, come riuscirà Modena a uscire dalla gabbia che Stoytchev proverà a costruirle sopra la rete? Starà qui la chiave del match e ovviamente molto passerà, ancora, da Earvin Ngapeth: non tanto dalla sua prestazione in attacco, o in battuta, quanto dalla sua attitudine.

Più di tutto a Perugia sono mancate le sue alzate di seconda, i suoi bagher precisi, il suo istinto in difesa. Fondamentali meno appariscenti ma che, oltre a fornire un supporto tecnico alla squadra, le forniscono anche e soprattutto linfa psicologica, energia vitale nel seguire un leader che dice a tutti ‘ehi, io sono qui e sono disposto a scrociarmi su ogni pallone pur di vendere cara la pelle’.