Prima presenza stagionale a ottobre, con il Sassuolo che vince a Verona e si scrolla di dosso classifica scomoda regalatagli da tre stop di fila. E lui che, dopo sette giornate in panchina, poi quattro su quattro da titolare, si restituisce a se stesso. Filippo Romagna, difensore centrale arrivato da Cagliari, ha aspettato e oggi passa all’incasso. Ha trovato lo spazio che cercava nel Sassuolo, guadagnandosi anche l’etichetta di talismano (con lui in campo 7 punti in 4 gare, senza di lui 3 in 5) ma non è che ci faccia troppo caso, il centrale, più concentrato su quel che sarà che su quelo che è stato. E’ quasi vigilia di Sassuolo-Lazio, che potrebbe voler dire anche Romagna contro Immobile, ovvero «uno stimolo in più, perchè quando affronti dei campioni è sempre un grande momento». Vista dalla linea difensiva, dietro la quale il centrale studia gli avversari, quella di domenica è sfida complessa, «perché la Lazio ha tanta qualità in avanti, è più giocatori che segnano tantissimo». Vista dallo spogliatoio neroverde, invece, è partita «alla quale siamo pronti: i risultati ottenuti prima della sosta ci hanno aiutato a lavorare nel modo giusto, non abbiamo perso la carica e non abbiamo smesso lavorare sulla fase difensiva. Tropi gol subiti? Spesso – dice Romagna - subiamo perché proponiamo un calcio molto bello ma che comporta dei rischi, stiamo lavorando anche sugli equilibri, ma il nostro modo di giocare, quello in cui crediamo, è questo. Dobbiamo cercare quella continuità, quell’equilibrio nelle prestazioni e ci stiamo lavorando tanto. Non eravamo scarsi due settimane fa e non siamo fenomeni ora. Dobbiamo trovare equilibrio per giocarcela con tutti: a questi livelli – dice ancora Romagna - tutte le partite sono difficili». La Lazio non fa eccezione: il Sassuolo fin qua ha sofferto le big, ma chissà che domenica non si inverta il trend. «Siamo in un buon momento, c’è stata una svolta a livello caratteriale nell’affrontare e nel vivere la partita», dice Romagna, e chissà se è una constatazione o una minaccia. Per la Lazio, si intende…
Sport«Stiamo vivendo un svolta, ma con la Lazio serve equilibrio»