Padova, 400 proprietari di casa nel limbo della crisi: sfratti bloccati, affitti azzerati

L'Unione dei piccoli proprietari chiede sgravi fiscali per chi non riesce più incassare gli affitti delle case, un effetto domino creato dalal crisi

Affitti

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Padova, 24 agosto 2021 – Quattrocento proprietari di casa alle prese con i ritardi nell'incasso dei canoni di affitto, Padova soffre l'effetto domino della crisi dovuto all'aumento degli inquilini morosi. Prima il blocco degli sfratti per tutelare le famiglie in difficoltà, poi lo sblocco del provvedimento condizionato al trasferimento in una nuova abitazione degli inquilini morosi. E nel mezzo ci sono i piccoli proprietari immobiliari che chiedono tutele fiscali.

La pandemia ha messo in difficoltà molte famiglie dal punto di vista economico e non mancano i casi di chi, avendo perso il lavoro o avendo subito riduzione delle entrate dovuta alla cassa integrazione, non è più riuscito a pagare regolarmente l'affitto della casa in cui vive. La situazione, però, mette a cascata in difficoltà i proprietari di casa, che in molti casi sono normali famiglie – magari a loro volta colpite dalla crisi dovuta al Covid – e che si trovano a fare i conti con un'entrata in meno, su cui magari facevano affidamento.

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Secondo le stime dell'Unione piccoli proprietari immobiliari (Uppi), nella provincia di Padova sarebbero quasi 400 i piccoli proprietari immobiliari alle prese con ritardi nell'incasso dei canoni di locazione. "Siamo anche noi parte di questa triste partita e dobbiamo essere garantiti nei nostri diritti", spiega Silvio Barbiero, presidente Uppi Padova. "La situazione di blocco degli sfratti ha causato una forte disparità di trattamento a carico dei proprietari di immobili, impossibilitati a rientrare nel possesso del loro bene, occupato da locatari che non corrispondono i canoni di locazione da molti mesi" e "in molti casi non si tratta solo di mancate mensilità di affitto, ma anche di mancati oneri di condominio che ricadono, per legge, sul proprietario dell'immobile, unico responsabile del pagamento delle spese condominiali nei confronti del condominio e del suo amministratore".

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A questa difficile situazione si aggiunge che, se un locatore non si attiva per ottenere un provvedimento di convalida di sfratto per morosità, si trova a pagare tasse e imposte anche sui canoni di locazione non percepiti. Insomma, con le misure prese si è "trasferito il peso di una situazione difficile e talvolta drammatica – continua Barbiero – sulle spalle di chi ha messo nel mattone risparmi e aspettative, bloccando le esecuzioni degli sfratti per morosità senza accompagnare il blocco con altri provvedimenti di sgravio fiscale o di aiuto". E quindi ora, con lo sblocco degli sfratti, Uppi Padova chiede di "garantire, secondo quanto indicato dalle leggi vigenti, anche la tutela della proprietà privata, come previsto all'articolo 42 della nostra Costituzione, a prescindere dall'indiscriminata richiesta di esecuzione dello sfratto solo in presenza della possibilità di effettuare il passaggio, da casa a casa, del conduttore moroso. Le tutele e le garanzie devono essere valide per entrambe le parti contrattuali e non solo per una di esse".