Padova, 7 agosto 2021 – Cinquemila lavoratori rischiano di essere travolti dalla bufera della bande Monte dei Paschi di Siena. Per questo i sindaci di Padova, Sergio Giordani, e di Mantova, Mattia Palazzi, lanciano un appello al Governo perché nella gestione del dossier Mps siano considerate le ricadute sull'occupazione e sull'economia dei loro territori. “Il destino di Mps –scrivono in una lettera congiunta i due sindaci – interessa e si intreccia anche con le nostre città e i nostri territori. Il dossier è ancora aperto e l'esito della due diligence avviata da Unicredit produrrà elementi fondamentali per le successive valutazioni”.
La preoccupazione è alta, si temono ricadute pesanti per chi vive e lavora sul territorio: le decisioni prese dall'alto fanno paura ai sindaci. “Siamo certi che il Governo, nel valutare le ipotesi in campo, quella aggregativa o quella autonoma – aggiungono Giordani e Palazzi – avrà come primo pensiero quello delle migliaia di lavoratori e lavoratrici e l'economia dei territori, ma proprio per questo siamo impegnai nel rappresentare gli oltre 4.mila dipendenti di Antonveneta Mps che lavorano a Padova e nel Nordest e gli oltre mille dipendenti ex Banca Agricola Mantovana, ora Mps, che operano nella città e nella provincia di Mantova, nonché l'economia dei territori in gran parte caratterizzati da piccole e medie imprese”.
I sindaci vogliono essere ascoltati. “Chiediamo – concludono i due sindaci - che tutta la filiera istituzionale e i territori vengano tenuti in considerazione e coinvolti nelle valutazioni che il Governo dovrà assumere”.
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