CronacaOmicidio Abano Terme, caccia al killer di Mattia Caruso: è giallo sul movente

Omicidio Abano Terme, caccia al killer di Mattia Caruso: è giallo sul movente

L'aggressione è avvenuta domenica notte nel Padovano, il 30enne aveva trascorso la serata in un locale con la fidanzata. Disposta l'autopsia, si attendono sviluppi nelle prossime ore

Mattia Caruso, ucciso a 30 anni con una coltellata al cuore

Mattia Caruso, ucciso a 30 anni con una coltellata al cuore

Padova, 27 settembre – È giallo sulla morte del 30enne Mattia Caruso, accoltellato nel parcheggio di un locale notturno e morto poche ore dopo in ospedale con una profonda ferita all’altezza del cuore. La procura di Padova ha aperto un fascicolo per omicidio, al momento non ci sarebbero nomi sul registro degli indagati per la tragedia accaduta domenica notte nella zona di Abano Terme, nel Padovano.

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La prima persona ascoltata dagli inquirenti è stata la fidanzata del ragazzo, l’ultima persona che lo ha visto vivo prima dell’arrivo dei soccorritori. Una ricostruzione strana quella emersa finora, una sequenza dei fatti che non convincerebbe del tutto gli investigatori. Tanti gli interrogativi ancora aperti. Chi ha accoltellato Mattia e perché? Possibile che nessuno abbia assistito alla scena del violenti litigio, nemmeno la fidanzata che lo aspettava in macchina a pochi metri della scena? Questi e altri nodi ancora da sciogliere e dei quali si sta occupando il pm Roberto Piccione che sta sta coordinando l'inchiesta del nucleo investigativo dei carabinieri di Padova, con l'ausilio dei colleghi di Abano Terme.

Cosa è successo: il mistero

La vittima appartiene a una famiglia di Albignasego e molto conosciuta nella zona, attiva nelle sagre del padovano con la vendita di dolciumi e prodotti alimentari. In base a una prima ricostruzione dei carabinieri, Mattia, che avrebbe compiuto 31 anni ad ottobre, è stato ritrovato ad Abano Terme, in via Colli Euganei, agonizzante in una pozza di sangue all'interno della sua auto.

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Secondo quanto emerso finora, il ragazzo aveva trascorso la serata in un locale della zona dei “laghetti Sant'Antonio”, tra i comuni padovani di Montegrotto Terme e Torreglia. Era insieme alla fidanzata, erano andati a ballare come tante altre domeniche sere. Usciti dalla discoteca, i due si sarebbero diretti verso la macchina, posteggiata nel parcheggio del locale. Ma, una volta saliti in auto, Mattia avrebbe detto alla ragazza di avere una questione in sospeso con qualcuno. A quel punto sarebbe sceso dall’auto per raggiungere un uomo, forse, con cui sarebbe scoppiato un diverbio finto nel sangue.

Mattia è stato accoltellato. Diverse le ferite ritrovate sul corpo, tra cui un taglio profondo all’altezza del cuore. Dopo l’accoltellamento, il 30enne sarebbe risalito in auto e fuggito insieme alla ragazza, per poi accasciarsi sul volante pochi chilometri dopo. A quel punto la ragazza ha chiamato i soccorsi e Mattia è stato trasportato d'urgenza all’ospedale di Padova, dove è morto poco dopo.

L’autopsia

La procura ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima, l’esame sarà fondamentale per capire cosa sia realmente accaduto quella notte. Gli inquirenti starebbero ascoltando il racconto di altri clienti del locale, si attendono a breve sviluppi che porrebbero portare a un primo fermo già nelle prossime ore. Forse qualche sospettato c’è già: si attendono aggiornamento nel corso della giornata.