Padova, trapianto di rene da donatore non compatibile: prima volta in Italia

A rendere possibile l'intervento è stato l'uso di Imlifidase: un nuovo farmaco antirigetto approvato da Aifa la settimana scorsa. Una speranza per 17mila pazienti in lista di attesa

Padova, 14 dicembre 2022 – Trapianto di rene da un donatore non compatibile: per la prima volta in Italia, in Veneto è stato impiantato con successo un rene evitando il rischio di rigetto. È stato l’utilizzo “in anteprima” di un nuovissimo farmacol'Imlifidase, che ha ricevuto il via libera dall'Aifa soltanto lo scorso 7 dicembre – ad aiutare una donna costretta alla dialisi a superare la presenza di anticorpi contro gli antigeni del donatore. È il risultato eccezionale raggiunto all’Ospedale di Padova dal chirurgo Paolo Rigotti e dal suo staff.

Un trapianto di rene
Un trapianto di rene

Leggi anche: 

Approfondisci:

Bologna: cieca da 5 anni, recupera la vista da un occhio grazie a una cornea artificiale

Bologna: cieca da 5 anni, recupera la vista da un occhio grazie a una cornea artificiale

“È davvero un orgoglio poter dare nuova vita, grazie ai donatori e allo sforzo dei sanitari, a chi soffre: grazie a quest’ultima operazione, ad esempio, la donna che ha ricevuto l’organo non solo non avrà più bisogno di dialisi, ma potrà tornare ad una vita normale”, commenta il presidente del Veneto, Luca Zaia.

Bologna: cieca da 5 anni, recupera la vista da un occhio grazie a una cornea artificiale

La svolta del farmaco

L'innovazione farmacologica è stata presentata questa mattina nella direzione dell'Azienda ospedaliera, dal direttore generale Giuseppe Dal Ben e dal direttore del Centro Nazionale Trapianti, Massimo Cardillo. “In Italia ci sono circa 6mila pazienti in lista d'attesa per il trapianto di rene. Il 17% di queste persone presenta un alto livello di anticorpi contro gli antigeni di tutte le persone, quindi anche dei potenziali donatori”, ha spiegato Cardillo. “La presenza di questi anticorpi rende, dunque, difficile trovare donatori. Per la prima volta è stato trovato un farmaco che scinde questi anticorpi rendendoli inefficaci, consentendo così il trapianto”.

Zaia: “Tremila trapianti di rene a Padova”

“Per la prima volta in Italia e l’ottava in Europa, è stato possibile trapiantare un rene superando la presenza di anticorpi contro gli antigeni del donatore. Un risultato che conferma la sanità del Veneto ai vertici della chirurgia e della ricerca scientifica, a livello internazionale”. Sono le parole del governatore del Veneto, Luca Zaia, nel commentare il trapianto di rene effettuato a Padova.

“Non si tratta di un’eccellenza fine a sé stessa. La sanità padovana è particolarmente prolifica anche per numeri – continua Zaia – attirando numerosi pazienti anche da fuori regione, specie per i trapianti. Proprio quest’anno abbiamo potuto festeggiare il traguardo dei 3mila trapianti di rene realizzati a Padova. Il Veneto, nel 2021 si è classificato primo in Italia per numero di trapianti da donatore vivente, con 74 atti operatori, oltre a guidare anche la classifica nazionale dei trapianti di pancreas, con 20 pazienti trapiantati; fra le prime posizioni anche in tutti gli altri ambiti chirurgici”, aggiunge il governatore.