A Pesaro la luce costerà tre milioni e mezzo in più, stangata anche a Fano

L’assessore Nobili: "Bollette alle stelle". La collega Cucchiarini: "Grande incertezza"

La crisi energetica procura rincari da gelare il sangue anche a chi ha spalle molto più larghe del Comune di Macerata Feltria. Pesaro, con un bilancio di 115milioni di euro, non nasconde preoccupazione davanti all’ipotetico raddoppio di bollette – luce, gas e illuminazione pubblica – che nel 2021 hanno pesato per 3,5 milioni di euro. "La stima per cui, nel 2022, la spesa potrà essere tra i 6 e i 7 milioni di euro è quella che come amministrazione – conferma Andrea Nobili, assessore al bilancio – ci ha fatto condividere la preoccupazione degli altri enti locali e l’appello che l’Anci ha fatto al Governo auspicando interventi di calmierazione dei prezzi. Nel nostro caso l’aumento sarà di ben 3,5 milioni". Condivide l’apprensione di Nobili, Sara Cucchiarini, assessore a Fano. "Purtroppo le cifre non sono molto diverse da quelle che avevo ipotizzato qualche settimana fa nell’intervista con il Carlino – conferma Cucchiarini –: ci aspettiamo un 1,5 milioni di aumento. E’ un rincaro significativo, per una spesa complessiva stimata di 2,6 milioni di euro a fronte di un bilancio di 60 milioni di euro". Nel 2021 un comune della dimensione di Fano ha speso 800 mila euro di luce e illuminazione pubblica e altri 500mila euro in gas per il riscaldamento di scuole, palestre, mense, uffici comunali e altri edifici di sua competenza. A soffiare sul fuoco è l’incertezza. "Non abbiamo ancora il polso di quelli che possono essere precisamente gli aumenti per tutto l’anno corrente – osserva Cucchiarini –. La preoccupazione è alimentata anche dal fatto che non sono certe le misure che il Governo attuerà a sostegno degli enti locali".

Nonostante il navigare a vista non piaccia a nessun amministratore che abbia la responsabilità del bilancio, Andrea Nobili, guarda avanti con ottimismo. "A dicembre 2021 la bolletta della luce è rincarata del 100% – osserva l’assessore pesarese –: la paghiamo mensilmente. Quella di gennaio è aumentata meno, per circa il 70%. Presumo, quindi, che ad aver abbassato il costo sia stata l’azione calmierante introdotta dall’azione di Governo. Riconosco una certa efficacia: ecco perché una valutazione sul da farsi, in termini di varizioni di bilancio, la faremo appena sarà chiaro il sostegno che arriverà da Roma". Nessuno dei due grandi Comuni ha pensato di ridurre l’illuminazione delle strade. "E’ tema molto delicato – concludono Cucchiarini e Nobili – perché, se non ben studiato, può confliggere con le necessità di pubblica sicurezza da garantire in strada". Solidea Vitali Rosati