E’ stata ascoltata anche la preside dell’Itis "Enrico Mattei" di Urbino Silvia Gelardi in merito ai comportamenti del professore di matematica Enrico Cinelli. Questi è imputato avanti al tribunale di Pesaro di maltrattamenti nei confronti di un’allieva, oggi maggiorenne, che tra il 2017 e il 2020 frequentava l’istituto Torelli di Fano e vedeva il professor Cinelli come suo incubo ad ogni lezione. La preside urbinate ha spiegato di aver richiamato diverse volte il docente per il suo atteggiamento nei confronti dei ragazzi, prima del biennio e poi del triennio. Le sue pretese sui compiti e le parole di scherno nei confronti di chi aveva più soggezione di lui, avevano spinto molti ragazzi "a cambiare classe tra il primo e il secondo anno" e questo si sarebbe ripetuto anche per i ragazzi più grandi del triennio. "Ad un certo punto ho chiamato il docente – ha ricordato ieri la preside Gelardi – dicendogli che non doveva fare Terminator 3 ma semplicemente insegnare con pazienza la sua materia".
La dirigente ha rammentato che i ragazzi avevano una autostima molto bassa del loro sapere per i giudizi che ricevevano. Poi nel 2015 il professor Cinelli ha chiesto il trasferimento a Fano e a all’Itis è finito quel clima teso. La preside non ha proceduto all’apertura di un fascicolo disciplinare. Ha preso la parola ieri anche la mamma della studentessa fanese che si era sentita particolarmente vessata dal professore, una mamma che non ha esitato a costituirsi parte civile al processo attraverso l’avvocato Cristiana Cicerchia. Sedendosi per testimoniare davanti al banco dell’imputato, a pochi centimetri di distanza (solo a Pesaro gli imputati sono seduti a tu per tu con i testimoni o le parti offese), la donna ha come intimato all’imputato di non ridere mentre stava parlando e questo ha suscitato la risposta del giudice che ha preteso il silenzio immediato da ambo le parti.
La mamma ha ripercorso anche lo stato d’animo della figlia, completamente terrorizzata dai giudizi del docente che poteva annullare un compito per un nonnulla. Ascoltato anche un amico di famiglia. La prossima udienza è prevista per il 10 luglio. Dovranno essere ascoltati altri testimoni. In questa vicenda i genitori che avevano protestato contro l’insegnante sono molti, ma nessuno, eccetto una famiglia, ha deciso di procedere col processo. C’è da dire che i genitori della ragazza sono a loro volta, o almeno il papà, laureati in matematica. In pratica, sanno di ciò che si parla. Attualmente il docente è ancora in aspettativa. L’udienza scorsa, aveva portato la sua testimonianza dell’ex preside Renata Falcomer di Fano che al tempo sospese il docente.