Acquisite le concessioni minerarie "Ma il progetto delle Terme arranca"

Il Comitato incalza e chiede garanzie sui 50 posti letto di Ortopedia.

Acquisite le concessioni minerarie  "Ma il progetto delle Terme arranca"

Acquisite le concessioni minerarie "Ma il progetto delle Terme arranca"

"Nonostante i proclami e le promesse fatte ancora non partono i lavori di ristrutturazione delle Terme di Carignano". E’ quanto lamenta Beatrice Morbidoni, la presidente del comitato "Ridateci le Terme di Carignano" che, però, annuncia un importante passo avanti: l’acquisizione delle concessioni minerarie da parte del gruppo Romani, che è proprietario dell’area e che ha redatto il progetto di rilancio delle Terme: albergo a 5 stelle, Spa, centro di chirurgia estetica e clinica privata convenzionata, polispecialistica, a vocazione ortopedica. "Il punto cruciale dell’attuale situazione di stallo – sostiene la presidente Morbidoni - sono i 50 posti letto destinati all’ospedale cittadino che permetterebbero di ottenere un potenziamento del reparto ortopedico e non solo. Nonostante ce ne sia estrema necessità, il passaggio attualmente non è ancora stato notificato. Allo stesso tempo sappiamo che il gruppo Romani ha esposto la volontà di ricevere dei posti letto visto che alle Terme sarà affiancata una clinica dove saranno trattate problematiche ortopediche. Una clinica privata convenzionata sarebbe un ottimo supporto all’ospedale fanese, visto e considerato che in questo caso i problemi ortopedici potrebbero risolversi molto più velocemente se abbinati a riabilitazioni in acqua termale-sulfurea".

E ancora Morbidoni: "Abbiamo un’enorme opportunità che non deve essere disattesa, una clinica privata convenzionata sarebbe di supporto a noi cittadini viste le problematiche della sanità esistenti. Non dobbiamo assolutamente perdere questi posti letto che vengano dati all’ospedale o in convenzione, l’importante è che rimangano a Fano, perché le voci che questi posti volgano verso la vicina Pesaro si stanno facendo sempre più insistenti. Vogliamo davvero che siano affidati ad una clinica privata convenzionata a Pesaro?"