Aquiloni, sfida fino all’ultimo volo

Magi: "Mi piace che i ’vecchi’ insegnino ai giovani". E Crinelli: "Sarebbe bello che il Trofeo andasse a chi non l’ha mai avuto"

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Prima classificata nel 2018 e 2019 e più volte trionfatrice nelle gare individuali: prima del covid, Piansevero sembrava inarrestabile. Vincitrice della Festa in altre 4 occasioni (1987, 1997, 1999, 2006), nel 2020 la contrada arancione era decisa ad arrivare a 7 e a staccare il Monte nell’albo d’oro: invece, la pausa forzata ne ha ridotto lo slancio e sono stati i rivali in rosso, nel 2021, ad aggiungere una tacca alla lista dei trionfi. "La contrada si era un po’ disgregata, sotto il Covid - spiega Roberto Magi -. Quando abbiamo cominciato a lavorare, quest’anno, c’era poca gente ma ora l’entusiasmo è tornato forte. Lo spirito di gruppo conta più di tutto come l’unione di famiglie che vogliono stare insieme, nella nostra sede, messa a disposizione dal Comune e che abbiamo risistemato". Da sempre impegnato nella vita di contrada, Magi è a capo di Piansevero dagli anni ‘80 ed era tra i partecipanti quando la festa esordì nei ‘50: "Nacque per canalizzare gli scontri dei ragazzacci, nel dopoguerra, verso le sfide con l’aquilone, e ha vissuto tre periodi. Prima ci fu l’entusiasmo, poi la decadenza, infine il ventennio della rinascita, in cui si è fatto gruppo anche attraverso attività utili per la città. Oggi vedo un entusiasmo che mi piace, con i "vecchi" che pian piano lasciano posto ai giovani, bravissimi. Ragazzi e donne sono attivi: effetto positivo venuto con anni di lavoro, anche nelle scuole. Ci sono affiatamento e voglia di vivere insieme la contrada, concetti che erano alla base della nascita della Festa dell’Aquilone".

n. p.