REDAZIONE PESARO

Bella Vis Questo è proprio un gran bel punto

Biancorossi a testa alta contro una delle big. Vantaggio di Coppola, pari di Marconi. Poi Stellone prova a vincerla: Cannavò centra la traversa

Bella Vis Questo è proprio un gran bel punto

Biancorossi a testa alta contro una delle big. Vantaggio di Coppola, pari di Marconi. Poi Stellone prova a vincerla: Cannavò centra la traversa

Entella

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Vis Pesaro

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VIRTUS ENTELLA (3-5-2): Siaulys; Parodi, Tiritiello, Marconi; Tomaselli (26’ st Zappella), Lipani, Franzoni, Di Noia (26’ st Corbari), Di Mario; Castelli, Guiu (31’ st Casarotto). All. Gallo A disp. Paroni, Del Frate, Siatounis, Manzi, Santini, Costa, Ndrecka, Portanova.

VIS PESARO (3-4-2-1): Vukovic; Palomba (37’ st Tonucci), Coppola, Bove; Peixoto (17’ st Okoro), Paganini, Pucciarelli, Zoia; Orellana, Di Paola (17’ st Cannavò); Nicastro (31’ st Molina). All. Stellone. A disp. Munari, Zocchi, Nina, Ceccacci, D’Innocenzo, Antolini, Obi, Gambino, Forte.

Arbitro: Ubaldi di Roma 1.

Reti: 21’ pt Coppola, 35’ pt Marconi.

Note: spettatori un migliaio (520 abbonati, 622 biglietti), incasso 6.596 (37 tifosi pesaresi); ammoniti Bove, Pucciarelli, Zoia, Lipani, Casarotto, Okoro; angoli 7-4; recupero 1’ + 5’.

A testa alta, anche contro le prime. La Vis esce da Chiavari con un punto, strameritato: quarto consecutivo in campionato, quarto in 6 uscite in riva all’Entella. E’ il risultato che nessuna delle due squadre ha cercato, l’una motivata dalla voglia di vetta, l’altra dal non accontentarsi mai. Testimoniata dai cambi di Stellone che nella ripresa ha messo dentro tre punte togliendone una. Ancor di più, da lì in avanti s’è vista una squadra totale, coi difensori sempre in spinta, Cannavò esterno basso, Orellana talvolta addirittura ultimo uomo. In omaggio a questo spirito, la Vis ci ha provato fino all’ultimo, rischiando il colpaccio con Cannavò (punizione sullo spigolo dell’incrocio) e Paganini (gol annullato per carica sul portiere). E rischiando anche all’inverso, quando Bove si è immolato su Franzoni. Anche stavolta, rapporto conflittuale con la terna. Proteste sul pari dei Diavoli neri, giacché l’assistente Dorillo aveva sbandierato il fuorigioco di Marconi, saltato in testa a Peixoto sul cross di Tomaselli prolungato da una testa. Ubaldi l’ha sbugiardato, e a ragione visto che il tocco era stato di Coppola.

Più dubbio un altro gol annullato alla Vis, quello del possibile 1-2 all’82’ quando Okoro era saltato più in alto di Siaulys e Bove aveva approfittato della palla rimasta lì. Sulle incertezze del lituano la Vis ha costruito il vantaggio, con una poderosa punizione dai 35 metri di Di Paola che il portiere ha respinto goffamente consentendo il tap-in di Coppola, primo centro personale e nono biancorosso in gol. DiPa ci ha riprovato più tardi, sfiorando il palo. La sostituzione dell’ex, fin lì brillante, ha sollevato dubbi, ma la Vis con i nuovi ha trovato strappi importanti: vedi Okoro che ha liberato Cannavò per un destro ciabattato. Mentre Molina ha difeso palloni e guadagnato la punizione per la traversa di Cannavò, a pareggiare quella del primo tempo di Castelli su angolo. Come previsto da Stellone, i pericoli per la Vis sono venuti dai cross. I biancorossi hanno tenuto botta, ma soprattutto hanno tenuto a bada la Virtus con l’aggressione costante e la qualità del centrocampo, favorito anche dall’inedito 3-4-2-1. Questo sì che è un bel punto.