Biciclette rubate o abbandonate Pesaro, 200 quelle raccolte: cerca la tua

Si trovano nel deposito del centro operativo del Comune. Molte sono in ottimo stato, altre no ma per tutte non si sa che cosa farne

Le biciclette rubate o abbandonate

Le biciclette rubate o abbandonate

Pesaro, 8 giugno 2021 - Nel deposito del Comune di Pesaro, in strada dei Cacciatori, è custodito un vero e proprio bottino di biciclette. Sono circa 200 le bici che negli anni sono state recuperate dalla polizia locale e che adesso sarebbero pronte per una nuova vita. Il problema è che rimangono ancora bloccate in un garage. Roberto Premilcuore, capitano della polizia locale e Danilo Ceccolini, dell’economato del Comune, ci hanno guidato nel deposito che ormai è la nuova casa delle bici abbandonate, tutte vicine e accostate fino a creare un vero e proprio assortimento. Premilcuore ha assunto nel corso degli anni un ruolo fondamentale: è a tutti gli effetti colui che raccoglie le bici dalla strada.

Mentre Ceccolini , di fatto, è il custode del raccolto. Per quanto assurdo possa sembrare, l’iter che deve superare una bicicletta abbandonata, persa o rubata per ricevere una nuova vita, non è semplice. "Ogni bici deve fermarsi obbligatoriamente almeno per un anno in deposito – spiega Danilo Ceccolini - in quel lasso di tempo i rispettivi proprietari possono recuperarla solo se provvisti di denuncia". Per le biciclette recuperate dalle Forze dell’Ordine il percorso diventa più lungo: "Oltre al primo anno obbligatorio di fermo se ne aggiungono altri due – continua Ceccolini – quindi, solo dopo aver concluso i tre anni di fermo, e senza provvedimenti da parte dei proprietari del mezzo, sarà possibile scegliere cosa farsene".

È veramente possibile trovare una vastissima raccolta di biciclette di ogni tipo e modello, da quelle per i bambini a quelle professionali, dalle più colorate alle monocolore, dalle più nuove alle più datate. Tra queste persino uno storico "Ciao" del 1978: "Si può trovare di tutto, la maggior parte delle biciclette che sono qui le ho recuperate personalmente dalla strada – racconta Roberto Premilcuore – è un peccato vederle ferme in un deposito, potrebbero tornare utili a tante persone". E non ha per nulla torto, infatti a Pesaro - nella Città della Bicicletta - sarebbe facile riuscire a regalare un futuro a tutte queste bici, per esempio: attraverso azioni di beneficenza ad associazioni, aste, o più semplicemente vendendole ad un prezzo simbolico a tutti i cittadini che necessitano di una bici, soprattutto per il periodo estivo. Per non parlare poi della possibilità di offrirle ai turisti in vacanza a Pesaro nella stagione estiva, insomma, esisterebbero un’infinità di modi per usufruire di uno dei mezzi più usati nella nostra città. L’ultima asta organizzata dal Comune di Pesaro risale a circa tre anni fa, da allora più nulla e le biciclette continuano ad aumentare di mese in mese.

Ma come fa il capitano Premilcuore a riconoscere lungo la strada quando una bici è rubata o abbandonata oppure lasciata lì dal proprietario perché magari ha preso il treno? "E’ molto semplice – risponde – io faccio dei passaggi abituali alla stazione, nei parchi, in zona mare. Se trovo la stessa bici nello stesso punto più volte significa che è abbandonata perché rubata o perché solo rotta. A quel punto, arrivo col nostro furgone e recupero le biciclette che trovo. Ed è un’attività che non conosce soste"